Al termine di una approfondita indagine conclusa in pochi giorni, i Carabinieri della hanno denunciato in stato di libertà un 48enne di Faggiano (Ta) per l’omessa custodia dei due cani rottweiler che nello scorso giorno di Natale avevano inseguito un uomo 43enne aggredendolo agli arti inferiori ed alle mani, mentre era intento a fare jogging lungo l’arteria di collegamento tra Monteiasi e San Giorgio Jonico.
L’atteggiamento degli animali era così aggressivo e pericoloso da costringere Il malcapitato a trovare rifugio salendo in piedi sul tettuccio della propria autovettura che fortunatamente era parcheggiata nelle vicinanze
I passanti, che avevano assistito alla scena, allertavano i Carabinieri ed i soccorsi, che giungevano immediatamente sul posto ma constatavano la particolare aggressività dei molossi che rendeva difficile persino ogni tentativo di prestare allo sfortunato podista le prime cure del caso. Quindi per riportare alla calma i cani, che si erano scagliati addirittura anche contro i pneumatici di due autovetture, si rendeva necessario l’intervento di personale veterinario dell’ASL di Grottaglie che, dopo aver provveduto a sedare gli animali, li conduceva in custodia presso il canile di Maruggio.
La vittima dell’aggressione, invece, veniva trasportato presso l’Ospedale SS. Annunziata di Taranto, dove veniva ricoverato con prognosi di 30 giorni a causa delle ferite multiple riportate.
Nell’immediatezza dei fatti, i Carabinieri della Stazione di San Giorgio Jonico, davano corso alle prime indagini tese ad individuare il proprietario dei due cani, accertamenti resi complicati dal fatto che gli animali non risultavano muniti di microchip identificativo contrariamente a quanto previsto dalla legge.
Una serrata attività informativa ed investigativa protrattasi per diversi giorni consentiva ai militari di chiudere il cerchio attorno al soggetto denunciato, il quale dispone di un fondo rustico proprio nei paraggi del luogo dell’aggressione, e che venivano utilizzati impropriamente come cani da guardia . Per motivi ancora da accertare, quel giorno, gli animali erano liberi ed avevano compiuto l’aggressione nel loro intento di “difendere il territorio”. Sono in corso ulteriori accertamenti per verificare se anche in passato siano avvenuti analoghi episodi.
Intanto il “vile” proprietario dei rotweiller che, nonostante il clamore della vicenda non si era presentato alle Autorità per riferire che i cani erano suoi, abbandonandoli al loro destino, adesso dovrà rispondere di omessa custodia e malgoverno di animali, lesioni colpose, danneggiamento e omessa dichiarazione all’anagrafe canina, ed auspichiamo anche che i due cani gli vengano sequestrati ed affidati alle cure ed affetto di persone più adatte a gestire dei cani del genere.
La colpa non è mai del cane, ma bensì del loro “capobranco” cioè il proprietario, di come li educa, di come li fa crescere, di come li fa socializzare. Ed il comportamento del proprietario dei due rotweiller in questa vicenda, conferma che spesso non sono persone adeguate e che non mano i propri cani. Il rotweilleer infatti è un cane molto intelligente in grado anche di stare a stretto contatto con i bambini; questo proprio grazie alla sua estrema lucidità con cui riesce a distinguere il gioco dal pericolo. Questa caratteristica non è facilmente riscontrabile in tutti i cani, anzi è molto rara