di Antonello de Gennaro
Cari amici e lettori, perdonateci se vi coinvolgiamo un una delle tante tristi vicende squallide tarantine, ma ne va della nostra (e mia) reputazione e deontologia professionale costruita in anni ed anni di lavoro. Questa mattina un “professorino” dell’ Istituto tecnico “Pacinotti” (e quindi dipendente statale) di nome Aldo Manzulli, vice presidente vicario della Confcommercio di Taranto mi ha diffamato pubblicamente sulla sua pagina del “socialnetwork” Facebook mandando addirittura delle mail in giro, a destra e sinistra, come si legge anche sui commenti per propagare le sue diffamazioni e farneticazioni. Poche ore prima Manzulli aveva diffamato anche il vertice e i consiglieri della Camera di Commercio di Taranto, ente di cui (purtroppo) lui stesso siede nel consiglio, in rappresentanza della Confcommercio di Taranto. Della serie: sputo anche nel piatto di cui mangio…!!!
Diffamazioni che per quanto riguarda il sottoscritto ed il quotidiano Corriere del Giorno che dirigo ( con grande successo di pubblico e lettori) il signor Manzulli verrà molto presto chiamato a risponderne dinnanzi alla Procura della Repubblica di Roma, città ove sono residente, e quindi competente per territorio secondo quanto deciso dalla Suprema Corte di Cassazione, il massimo organo di giustizia italiano, che ha molta più autorevolezza in tutti i sensi (dalla cultura alla conoscenza delle norme di Legge) dei membri della giunta della Confcommercio di Taranto l’ associazione privata dei commercianti tarantini, in crisi economica e gestionale a seguito anche della chiusura nel 2014 di oltre 1.000 esercizi a Taranto e provincia !
Sarebbe molto facile, un giorno da ragazzi, attaccare o ridicolizzare il signor Manzulli come potremmo fare utilizzando molti documenti in nostro possesso. A partire dall’anomalia che dopo un anno…. e cioè dal 27 gennaio 2014, il signor Manzulli non abbia ancora trasmesso, sino ad oggi,il suo Curriculum Vitae contrariamente a quanto previsto dalla Legge , alla Camera di Commercio. Sappiamo molto bene perchè non lo fa….e di questo ora se ne occuperà anche il Dipartimento per il Coordinamento Amministrativo degli Enti Pubblici presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che controlla i curriculum degli amministratori pubblici, secondo quanto disposto dal decreto legislativo n. 33/2013 e della Legge n. 441.
Il signor Manzulli ha scritto poco fà (sono le 16:30) sulla sua paginetta Facebook di avermi querelato in data 15 gennaio 2015. Ebbene la sua denuncia è a me ignota, o meglio, presso gli uffici competenti della Procura di Roma non esiste nulla a mio carico proveniente da Taranto, così come non mi è stato mai notificata nessuna elezione di domicilio contrariamente a quanto prevede il Codice di Procedura Penale a tutela dell’indagato (cioè del denunciato) . Quindi Manzulli non solo diffama, ma mente sapendo di mentire. Ma evidentemente è allenato…!
A questo punto rendiamo noto noi di aver querelato-denunciato alla Polizia Postale, Compartimento del Lazio, il signor Aldo Manzulli ed alcuni suoi “amichetti” e “sodali” diffamatori di professione. Lasciamo quindi all’ Autorità Giudiziaria ed alla Magistratura il compito di accertare la verità ed ogni responsabilità. Chiaramente intraprenderemo anche un’ analoga azione civile risarcitoria nei contronti del Manzulli e della Confcommercio di Taranto, il cui ricavato verrà interamente devoluto alle famiglie tarantine con bambini affetti da tumore.
Loro meritano di tutto e di più. La gente come Manzulli invece non merita nulla, probabilmente neanche lo stipendio statale (36mila euro annui) che dichiara di percepire e che gli consente di “scorazzare” su una potente Audi A6 3.0. Lui si accontenta di un’utilitaria….
AGGIORNAMENTO: il signor Manzulli sul suo profilo Facebook , riservato ai suoi quattro amici e sodali , alcune ora fa, come potete vedere con i vostri occhi ha scritto:
BENE. A questo punto, ricapitoliamo qualcosa e chiariamo le idee confuse, e smentiamo le menzogne del “professorino” di istituto tecnico Aldo Manzulli:
1) la sua foto è tratta da Google e proveniente dal suo triste profilo su Linkedin;
2) quello che è stato da me scritto sul suo conto, è tutto vero e documentabile in qualsiasi sede;
3) “rinvigorisca” tutto quello che vuole, ma si cerchi anche un bravo avvocato del foro di Roma, dove lei dovrà venire a difendersi dalla querela-denuncia che ho presentato nei suoi confronti. Portarselo da Taranto costerebbe troppo ad un insegnante con la sua dichiarazione dei redditi…
4) un giorno in più o meno sulla data, non cambia la sostanza. La sua denuncia non è mai pervenuta. Si faccia spiegare dal suo avvocato come mai. E’ molto semplice: archiviata !
5) sul testo del mio articolo che deve esserle stato un pò indigesto, stia tranquillo, è tutto corretto ed è piaciuto a molta gente. E lo documenteremo.
CONCLUDENDO: lei Manzulli non ha ancora risposto ad una domanda: come mai non manda, come previsto dalla Legge, il suo CV alla Camera di Commercio, dove siede nel consiglio e percepisce dei gettoni (compensi) di presenza, salvo voi sputare nel piatto in cui mangia ? Ha paura di qualcosa forse…???
P.S. A proposito……cosa farà questa volta, dirà nuovamente che il suo account è stato “hackerato” come fece quando venne denunciato dal Cav. Luigi Sportelli, presidente della CCIAA di Taranto? Al Servizio Centrale della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma queste genere di scuse fanno solo ridere….
Ci vediamo in Tribunale a piazzale Clodio a Roma.