ROMA – Il vicepremier Luigi Di Maio si smarca sulla questione Ilva e rivendica autonomia anche rispetto all’opinione del fondatore M5s, Beppe Grillo che ieri ha parlato dell’ipotesi di riconvertire lo stabilimento di Taranto anche usando fondi europei. “Tutto – ha detto Di Maio a Radio Anch’io – sarà gestito con responsabilità. Tutto quello che viene detto da Grillo o da altri, sono opinioni personali. Io non prendo decisioni finché non incontro le parti. Poi decideremo e se serve valuteremo anche la continuità“
Il primo passo del neoministro dello Sviluppo Economico in direzione di Taranto, dove resta appeso il destino dell’ Ilva, il maggiore impianto siderurgico d’Europa, e dei suoi quattordicimila operai, è molto corto, almeno all’apparenza, eredita dal predecessore Calenda un dossier non ancora chiuso: con in ballo il destino di 13.800 dipendenti (20.000 con l’indotto), con sindacati e azienda divisi dal nodo di 3.800 esuberi. I sindacati metalmeccanici non arretrano dalle loro posizioni iniziali e chiedono che Mittal riassuma tutti e 13700 lavoratori attualmente alle dipendenze del gruppo Ilva in Amministrazione Straordinaria, per discutere successivamente del futuro dei dipendenti e della produttività della fabbrica. Arcelor Mittal ha offerto l’ immediata assunzione di 10500 lavoratori, che si ridurranno a 8434 unità dal 1 gennaio 2024 allorquando il piano ambientale si dovrebbe essere completato, così come il piano industriale.
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Il contratto’ di governo stipulato fra la Lega ed il M5S prevede una “riconversione economica” con progressiva chiusura delle fonti inquinanti, green economy e rinnovabili. “Non faccio annunci prima di aver incontrato la proprietà e le parti sociali”.
L’ingresso in Ilva di AmInvestCo, la nuova società controllata da ArcelorMittal è previsto entro il 30 giugno ma resta però da chiudere la negoziazione contrattuale fra azienda e sindacati. I sindacati di categoria Cgil-Fiom, Cisl-Fim e Uil-Uilm hanno scritto una lettera a Di Maio per chiedere “un incontro urgente” sull’Ilva per illustrare al ministro la loro posizione e “conoscere le azioni che il nuovo Governo intende mettere in campo” in una situazione “delicata“.
Il vicepremier Salvini parlando a Brindisi in occasione della campagna elettorale per il voto amministrativo di domenica in una piazza gremita da tanta gente che da queste parti non si vedeva così da anni , ha ribadito: “Non siamo qua per distruggere, per chiudere, per far saltare posti di lavoro – afferma Salvini riferendosi ad ILVA – anzi, vogliamo però coniugare lavoro e sviluppo. Questo lo si può fare a Taranto, in Salento, a Brindisi, pagare meno l’energia sarà fondamentale per famiglie e imprese“. Per il leader della Lega “lavoro e salute possono marciare insieme“.
“Chiudere l’Ilva sarebbe un disastro. Se non si chiude, e in tempi brevissimi, con Arcelor Mittal, 20mila persone perderanno il lavoro per sempre e andranno a casa. Le dichiarazioni di Grillo sono la dimostrazione che siamo in mano ad un branco di irresponsabili. Dalla sua terrazza guarda con distacco il mondo, e anche l’ILVA, come il Grande Gatsby“. Durissimo l’ex ministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda sul progetto Grillo relativo all’Ilva di Taranto. “Ma quali fondi Ceca – ribatte Calenda – Non esistono. Grillo parla dell’ ILVA come si parla al bar della propria squadra di calcio. Peccato che a fare queste dichiarazioni sia il leader carismatico del principale partito di Governo. La chiusura dell’ILVA sarebbe il più grande disastro della storia dell’industria italiana. Farne un parco archeologico? Trasformare i dipendenti Ilva in guide turistiche? Queste sono parole del leader di una forza politica del tutto unfit, inadeguata, a governare il nostro Paese“.
Su Twitter l’ex ministro Calenda al “nessuno lo avrà mai pensato” di chiudere l’ILVA detto da Grillo ha ribattuto: “Nessuno l’avrà pensato ma molti dei tuoi lo hanno detto e scritto. Irrilevante. È ottimo proponimento. Ci sono 1,2 miliardi per interventi ambientali e 1,1 miliardi per le bonifiche oltre a rafforzamento controlli su danno sanitario e monitoraggio ambiente. Chiudere presto accordo. Bravo”.
@beppe_grillo il modo in cui parli dell’#ILVA, del lavoro di migliaia di operai, è intollerabile pic.twitter.com/SK1sCcKwyS
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) 7 giugno 2018