ROMA – Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio cerca di nuovo visibilità sulla liberazione di Silvia Romano, dopo essere stato offuscato dal premier Conte e con un post su Facebook Commenta:
“Silvia è una giovane ragazza che ha vissuto 18 mesi da prigioniera. Prima in Kenya. Poi in Somalia. A soli 23 anni. Grazie all’impegno di donne e uomini dello Stato oggi è nuovamente in Italia, tra le braccia della sua famiglia. E questa è l’unica cosa che conta. Quell’abbraccio intenso, infinito, vero, emozionante di Silvia con il padre, la madre e la sorella ha commosso tutti. Silvia è viva, sta bene. Adesso, per favore, un po’ di rispetto“.
Di Maio, posta le foto di Silvia Romano che abbraccia i genitori mentre questa mattina fonti della Farnesina hanno smentito quanto riportato da alcuni organi di stampa, secondo cui l’annuncio della liberazione di Silvia Romano avrebbe sollevato uno scontro tra il ministero degli Affari Esteri e la Presidenza del Consiglio. “La nostra convinzione è che a prevalere sia sempre lo spirito di squadra”, chiosano le stesse fonti cercando di nascondere la verità
Matteo Salvini dissente, intervenendo sulla liberazione di Silvia Romano parlando a Rtl 102.5“Il giorno della festa è il giorno della festa e salvare una vita è fondamentale, ma se mi chiede come mi sarei comportato al Governo io, probabilmente, avrei tenuto un atteggiamento da parte delle istituzioni più sobrio, un profilo più basso. Perché mettetevi nei panni di quei terroristi islamici maledetti che hanno rapito questa splendida ragazza: l’hanno vista scendere col velo islamico, ha detto che è stata trattata bene, ha studiato l’arabo, letto il Corano, si è convertita, in più hanno preso dei soldi, io penso che un ritorno più riservato avrebbe evitato pubblicità gratuita a questi infami che nel nome della loro religione hanno ammazzato migliaia di persone“.
“Certo qualche domanda deve avere una risposta. – aggiunge Salvini – In Kenia le donne valgono molto meno dell’uomo perché l’uomo può sposare quante donne vuole e la donna no, visto che c’è la poligamia per legge, e i soldi che sarebbero stati pagati per il riscatto sarebbero stati incassati da questa associazione terroristica Al-Shabaab che con attentati ed autobombe ha ucciso migliaia di persone“.
Fdi: va chiarito il ruolo della Turchia
Critiche sono arrivate anche da Fratelli d’Italia sul ruolo della Turchia nella mediazione per la liberazione della cooperante italiana. “Rimangono comunque molte zone d’ombra – commenta Carlo Fidanza responsabile Esteri e Capodelegazione Ue di Fratelli d’Italia, – a partire dal fatto che per responsabilità di chi ha mandato Silvia Romano ad operare in una zona senza la benché minima sicurezza l’Italia si è trovata a dover pagare un cospicuo riscatto alle milizie islamiste di Al Shabaab e ad affidarsi completamente alla mediazione della Turchia“. E aggiunge: “Il governo chiarisca: dove e come cambia il nostro rapporto con la Turchia dopo la liberazione di Silvia Romano?“.