di Insider
Largo ai giovani…! Prende sempre più corpo la candidatura a Sindaco di Sebastio Franco, anni 74, già Procuratore Capo del Tribunale di Taranto. La lista civica, composta rigorosamente da vecchi tromboni in larga parte già noti alle sterili cronache politiche locali, è ancora celata perché sono alla disperata ricerca di uno sponsor politico a cui rivendere le brillanti e giovani idee di questo Comitato Civico e che, soprattutto, si sobbarchi i costi della campagna elettorale per portare il giovin Sebastio sulla sedia più alta dell’Assise cittadina. Destra, centro, sinistra, sopra o sotto ha poca importanza, il fine giustifica… lo sponsor! La teoria inaugurata da Di Pietro con il “prima squascio e poi mi candido” sembra riproporsi in riva allo Jonio. I risultati saranno un dejà vu. Dedicarsi alla briscola e al tresette no, eh?
Altra perla nello Jonio. Corbelli Vera, anni 57, Commissario Straordinario per le bonifiche di Taranto. È due anni ormai che è seduta sulle rive del Mar Piccolo a contare i gabbiani e i pesciolini. Interventi fatti? Zero. Sarebbe interessante sapere quanto ha guadagnato in questi due anni di nomina per guardare il mare. Come sarebbe anche interessante sapere se e quante consulenze sono state richieste e pagate in questi due anni. Taranto si dimostra sempre generosa con i forestieri, immediatamente pronti ad apparecchiare tavoli istituzionali per parlare di come cambiare tutto senza toccare nulla. Ma guadagnandoci profumatamente.
Arriva il Circo a Taranto. Finalmente l’occasione giusta, per i nostri politici, per mostrare in pubblico i loro talenti e virtuosismi. Purtroppo per loro però i bambini sono più intelligenti dei propri genitori. Voti: zero !
È un momento di grande fermento culturale a Taranto. La chiusura dei giornali e tv in città ha innescato l’epidemia dei neo-editori. Non c’è giornalista in cassa integrazione o in disoccupazione che non si sia inventato editore e direttore responsabile di se stesso. Si contano ormai circa 30 organi di informazione digitale in Città in un turbinio di notizie che sono tutte uguali e tutte inutili. Ora finalmente si capisce la causa della moria dei giornali e la fuga dei lettori. Eppure ci sarebbe tanta terra da zappare.