a cura della Redazione Inchieste
La politica tarantina come ben noto non eccelle per competenze amministrative e creatività, e spesso a causa del desiderio per molti di essere rieletti, non sono pochi i “politicanti” che si sottomettono ai ricatti pre-elettorali dei soliti “furbetti” degli affarucci locali. La Confcommercio di Taranto è ben nota con il suo manovratore (“direttore”) Angelo Colella che da anni gestisce il “traffico” elettorale e non solo… che si muove all’interno dell’ associazione dei commercianti, il quale ritiene di essere al di sopra di tutti e persino delle istituzioni, come ci ha raccontato un alto dirigente del Tribunale di Taranto.
Una dimostrazione di queste “pressioni”-ricatti politici, che potrebbero essere paragonati come “voto di scambio”, e considerati reati di natura penale, sono quelli in essere nei confronti della sempre più barcollante giunta comunale di Taranto che si tiene in piedi solo grazie alla leadership del sindaco Ippazio Stefàno, che fra i suoi tanti difetti, ha il merito di non lasciarsi ricattare da nessuno, grazie alla sua integrità morale.
Lo scorso 8 maggio la giunta comunale tarantina, tutta presente all’appello, ha approvato all’unanimità una delibera , la n. 72/2015 sulla “Disciplina Commercio su Aree Pubbliche. Localizzazione postazioni di vendita ad operatori commerciali per la Stagione Estiva 2015” su proposta dell’ Assessore allo Sviluppo Economico Produttivo Gionatan Scasciamacchia che prevedeva la presenza di postazioni ambulanti nel periodo estivo “viste le richieste di operatori commerciali per poter esercitare la propria attività nel periodo estivo in concomitanza di eventi e momenti di attrattività che si svolgeranno nelle varie zone della città, in particolare le zone di Città Vecchia e del Lungomare“. L’assessore (come riporta la delibera) “ritenuto che appare doveroso da parte del civico Ente intervenire a sostegno a favore dello sviluppo economico della città, favorendo una offerta commerciale nel pieno rispetto delle normative vigenti” aveva proposto in giunta di individuare 6 postazioni nel tratto del Lungomare Corso Vittorio Emanuele ed una in viale Virgilio, mentre le altre 5 postazioni erano previste e distribuite nella città vecchia.
Per dovere di cronaca occorre segnalare e ricordare che l’ Assessore Scasciamacchia ancora oggi è un dipendente della Polizia di Stato, con la qualifica di “Impiegato Amministrativo con Mansioni Direttive e di Concetto“, con la licenza di Scuola Media Superiore (o titolo equipollente), eletto consigliere comunale grazie alle 974 preferenze ricevute in occasione delle ultime elezioni amministrative del 2012, nella Lista civica Sviluppo Democrazia Solidarietà . Chiaramente prima di scrivere questo articolo il nostro direttore ha contattato telefonicamente anche l’ assessore in questione.
Ma nonostante la sua appartenenza ed origine nella Polizia di Stato, che dovrebbe dargli più forza e coraggio, Scasciamacchia ha le idee un pò confuse sia in materia “istituzionale” che negoziale-politica. Infatti non si è mai visto che un assessore si impaurisca per le “minacce” dei rappresentanti della Confcommercio di manifestare pubblicamente sotto Palazzo di Città contro la sua delibera, proprio sotto le elezioni regionali, ed addirittura si rechi lui con un dirigente del suo assessorato presso la sede della Confcommercio, che sino a prova contraria non è una sede istituzionale, invece di ricevere in assessorato i rappresentanti dell’associazione dei commercianti, a cui l’assessore sembra stretto in un abbraccio che potrebbe rivelarsi “letale” per il prosieguo della sua attività politica.
Corrono voci a dir poco “imbarazzanti” infatti che l’Assessore Scasciamacchia abbia manifestato ai vertici della Confcommercio di Taranto di essere ben disposto ad aprire i cordoni della “borsa” del suo Assessorato per finanziare delle attività, progetti e manifestazioni dei commercianti tarantini, che proprio negli ultimi giorni sta facendo sentire il suo fiato (non molto pulito…) sul collo dell’amministrazione comunale, con una pressione giornalistica attraverso i soliti giornaletti online che si vendono per un piatto di lenticchie, alias qualche centinaia di euro di pubblicità redazionale occulta, criticando per ogni motivo possibile ed immaginabile l’operato della Giunta Stefàno, salvo poi chiedere (ed ottenere) contributi per le loro manifestazioni ed attività, che poi vengono vendute alla città come “attività ed iniziative della Confcommercio” !
Le “pressioni” messe in atto, nei confronti dell’ Assessore Scasciamacchia hanno ottenuto qualcosa e cioè che la delibera n. 72/2015 si è fermata, nel frattempo se ne sta preparando un’altra che non sia d’intralcio ai voleri (illegittimi) ed interessi economici (legittimi) dei commercianti ed esercenti del Borgo cittadino che non vogliono gli ambulanti sul Lungomare. Una prova “muscolare” del direttore della Confcommercio, Angelo Colella, che ha lo scopo di poter dimostrare al proprio presidente Leonardo Giangrande, (in attesa di riconferma) la sua pressione “negoziale” , senza però sapere che dietro le quinte il suo “amato” presidente sta cercando da mesi invano di trovare un sostituto per il ruolo di direttore dell’associazione dei commercianti e “bottegari” tarantini.
Sempre secondo voci circolanti all’interno dell’ Amministrazione Comunale, ci sarebbe il malcontento da parte di non pochi commercianti del centro dello slittamento dell’iniziativa “Borgo a colori“ ideata e realizzata l’anno scorso dalla delegata Floriana de Gennaro della Confcommercio nella sua veste di presidente della “Delegazione Borgo”, che quest’anno è slittata dalla primavera al prossimo mese di settembre, per questa edizione è stata finanziata dal Comune di Taranto, e dovrebbe svolgersi “rigorosamente” non durante il fine settimana, per non dare fastidio agli affari…del fine settimana del negozio Lord di via Di Palma di proprietà di Giovanni Geri, presidente provinciale riconfermato della Federmoda Taranto, il quale fa sentire la sua voce all’interno della Confcommercio, pur avendo a proprio carico una richiesta di rinvio a giudizio per “favoreggiamento” all’associazione mafiosa D’Oronzo-De Vitis, richiesta nei suoi confronti dalla Procura della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce come potrete leggere di seguito con i vostri occhi .
Nel frattempo un giornaletto online tarantino, diretto da un pubblicista “ambientalista” , il quale non è un “giornalista professionista”, è diventato a seguito di un accordo sottobanco il nuovo “ventriloquo” della Confcommercio di Taranto sostenendo sul web e sui social network ogni “tesi” possibile ed immaginabile ed attività dell’associazione dei commercianti, chiaramente ricevendo un corrispettivo economico occulto, e violando quindi la Carta dei Doveri del Giornalista istituita dall’ Ordine Nazionale dei Giornalisti. . Ma chiaramente su questi articoletti-markette giornalistiche non troverete mai la dicitura “pubblicità redazionale” come impongono le Leggi. Ma di questo se ne stanno già occupando il Nucleo Speciale Tutela e Concorrenza Libero Mercato della Guardia di Finanza che affianca l’ Autorità Antitrust, che è stata attivata a seguito di una denuncia di un associazione di consumatori esperta in materia. Tutto questo , cari lettori, succede a Taranto….e non finisce qui !
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