Sarebbe stato un esposto firmato da qualcuno inesistente, e quindi “anonimo” ad indurre la pm Lucia isceri della procura di Taranto di incaricare la Guardia di Finanza di Taranto ad effettuare accertamenti sulla società Osmairm, importate società operante nella sanità pugliese, la cui è rappresentante legale è Maria Luisa Paciulli, suocera dell’assessore regionale Gianfranco Lopane. Quello che gli altri giornali non raccontano è che la Osmairm opera ed è accredita nel settore sanitario pubblico-privato da oltre 50 anni, e che i contratti intercorrenti con le ASL sono annuali. Dalle nostre verifiche online sul sito della Regione Puglia abbiamo constatato che Lopane non ha mai partecipato a votazione ed a delibere di natura sanitaria, in seno alla giunta regionale pugliese,
L’assessore Lopane ha sposato nel luglio 2018 sua moglie Clemy Pentassuglia, figlia della Paciulli è farmacista ed amministratrice della Osmairm. Non risulta, invece, contrariamente a quanto hanno titolato alcuni media regionali e nazionali che siano stati sequestrati documenti, che in realtà sono stati solo acquisiti per delle verifiche, anche perchè nel fascicolo d’indagine, non compare allo stato attuale alcun indagato. Lopane peraltro è solo amministratore delegato dal 2018 della società Armonia Immobiliare , della quale peraltro non risulta dalla visura camerale intestata a suo nome alcuna quota azionaria.
La società Armonia Immobiliare srl è amministrata da Lopane da ancora prima che diventasse consigliere regionale e quindi assessore, fornisce servizi di catering (ristorazione) lavaggio non solo per la Osmairm, e gestisce in fitto di ramo d’azienda anche un albergo a Matera in Basilicata, e non risulta intrattenere alcun tipo di rapporto contrattuale, economico, affidamento o incarico diretto con la Regione Puglia. E quindi allo stato attuale, documentalmente, sembra alquanto improbabile ipotizzare qualsiasi tipo di conflitto d’interesse.
La società Osmairm gestisce dal 1969 una struttura residenziale che accoglie persone con disabilità che necessitano di soggiorni definitivi , 2 centri semi-residenziali che ospitano durante il giorno le persone con disabilità favorendone la socializzazione, 13 ambulatori che di fatto rappresentano un punto di accoglienza e ascolto per pazienti e familiari, un centro “Venti maggio” che dona a persone anziane una vita comunitaria ricca di occasioni ricreative e 3 centri “Raggio di Sole” che coinvolgono scuole, operatori e famiglie di bambini e adulti con dislessia evolutiva, il cui operato socio-sanitario non è mai stato messo in discussione. E sarebbe bastato dare un’occhiata al sito internet di questa società per verificare la longevità e serietà della sua attività.
Le strutture della Osmairm dispongono di 360 posti letto, ed ha 630 dipendenti e 200 consulenti esterni, tutti professionisti nel settore sanitario, 98 infermieri e 13 ambulatori dislocati nella regione Puglia. Mettere in dubbio la legalità di un attività del genere che ha 55 anni di storia ed attività integerrima ci sembra, lasciatecelo dire, una vera e propria vigliaccata.
Il presunto ed allo stato attuale conflitto d’interessi richiamato indebitamente dai giornali, quindi essendo inesistente non potrebbe determinare qualsiasi tipo di problema per il governatore Emiliano. C’è solo da augurarsi che la nota propensione alla spettacolarizzazione delle inchieste di qualche magistrato della procura di Taranto, venga monitorato dal procuratore capo Pontassuglia. Anche per evitare altre figuracce alla procura jonica, come quella della pm Isceri verificatasi in occasione del sequestro effettuato illegittimamente al commercialista tarantino De Bellis delle proprie legittime competenze (circa 800mila euro) ricevute dall’ ex-Amiu Taranto, a seguito di una sua azione civile per farsi pagare delle importanti prestazioni professionali nell’interesse della società del Comune di Taranto, condannata a pagare queste competenze a seguito di una decisione di un giudice civile, somme che sono state dissequestrate e restituite al commercialista a seguito della decisione del Tribunale del riesame di Taranto che ha raso al suolo l’impianto accusatorio della Isceri su cui si basava il sequestro illegittimo disposto da una superficiale e non approfondita gestione del caso da parte della pm tarantina, il cui marito guarda caso è il notaio del sindaco Melucci, del Comune di Taranto e di tutte le società municipalizzate,, compresa l’ ex-AMIU Taranto (ora Kyma Ambiente). Quante coincidenze…
Corre voce megli ambienti giudiziari che l’autore dell’esposto anonimo sulla società Osmairm sarebbe opera del solito “politicante” della provincia tarantina il quale rimasto appiedato nella sua carriera, vorrebbe candidarsi alle prossime elezioni regionali in una lista di centrodestra ed opporsi quindi alla pressochè sicura ricandidatura dell’ assessore regionale Lopane, che in precedenza è stato per 10 anni sindaco del Comune di Laterza (Taranto). E questo “politicante” di campagna da quattro soldi ha per “hobby” (o meglio malcostume) ha l’abitudine di far circolare esposti e lettere anonime. Che purtroppo ricevono credibilità da parte di qualche magistrato a caccia di protagonismo…
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