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3 Luglio 2024 01:16
3 Luglio 2024 01:16

Disastro Italia, Spalletti e gli azzurri eliminati dagli Europei. Ma Gravina si tiene stretto la poltrona…

Una Nazionale brutta ed inguardabile per essere altezza di rappresentare la storia del calcio italiano si arrende alla selezione elvetica: 2-0 decidono le reti di Freuler e Vargas

Sconfitti, o meglio asfaltati e quindi contestati dai tifosi che non hanno accettato le scuse dei giocatori sotto la curva dopo il novantesimo fischiandoli sonoramente. La squadra al fischio finale dell’arbitro si è radunata in panchina, le facce dei giocatori azzurri stravolti, i loro occhi che fissavano il vuoto con gli occhi lucidi he qualcuno preferiva coprire con la maglia dalla vergogna. Gigio Donnarumma, sempre il migliore iun campo ed incolpevole su tutti i goals subiti, da vero “capitano, ha chiesto ai compagni di andare sotto la curva occupata dai supporter italiani. I giocatori si sono alzati e si sono avviati verso la bandierina, ma sono stati “respinti” dalla gente. Per loro solo fischi e zero applausi, con l’invito a tornarsene negli spogliatoi.

Una prestazione di un così basso livello ed inesistente impegno agonistico non poteva essere accettata: molti tifosi erano venuti a Berlino in Germania facendo veri sacrifici economici, con la speranza di assistere ad una prestazione all’altezza della storia della maglia azzurra, indipendentemente dal risultato finale. Invece hanno subito una vera e propria umiliazione con pochi precedenti nella nostra storia.

La scena a dir poco umiliante di un triste finale di un Europeo da dimenticare per i calciatori azzurri è durata un paio di minuti, dopodiche gli azzurri sono rientrati negli spogliatoi, . “Chiediamo scusa ai tifosi – ha detto più tardi Donnarummae ci dispiace per questo Europeo che è stata una delusione enorme. Così fa malissimo, chiediamo scusa a tutti. E’ mancata la voglia di reagire, la voglia di aiutarci uno con l’altro”.

Nel dopogara il tecnico azzurro Spalletti ha analizzato la situazione fermandosi spesso a riflettere. A volte faticava a trovare le parole ed un filo discorsivo conduttore lineare. “Quel gol subito all’inizio del secondo tempo ci ha tagliato le gambe, siamo stati poco incisivi. La differenza l’ha fatta il ritmo, troppo inferiore a loro nel primo tempo. E anche nelle individualità c’era un passo differente, così come nelle coppie. Purtroppo ritmo e freschezza fanno sempre la differenza. Eppure stavolta, a differenza della gara precedente, ho cambiato giocatori, li ho fatti recuperare. Ma la risposta è stata la stessa. Si vede che ora come ora, a causa di troppi condizionamenti, non riusciamo a fare più di questo. Ci vuole più ritmo, più gamba, più continuità, più sacrificio. Non siamo arrivati a questo Europeo in una condizione eccezionale e fare tutto a questa temperatura non è facile.

“Questa eliminazione ci dà comunque delle indicazioni, – ha continuato Spallettiperché qualcosa bisogna sicuramente cambiare. È stata un’esperienza dove si poteva fare di più, ma quando poi si trovano squadre che palleggiano bene, occorre farlo altrettanto bene. Mancanza di velocità? Non abbiamo molti calciatori che hanno questa qualità di corsa, la differenza la fa la freschezza quando riconquisti palla. C’è la possibilità di costruire qualcosa, ma serve un po’ più di tempo. Io non ne ho avuto moltissimo, s guardiamo ai miei predecessori quasi tutti hanno avuto più partite di me. Qualche partita in più mi poteva aiutare. A livello di responsabilità, quella è sempre dell’allenatore, le scelte le ho fatte io. Gravina? Con me si è sempre comportato da professionista serio e vedremo cosa ci sarà da dire. Se mi sento di essere ancora il c.t. di questa Nazionale? E’ una domanda normale, ci sta. Personalmente non mi cambia nulla, io vado avanti, ho la responsabilità di quello che è successo, i calciatori li ho scelti io, ed è chiaro che sono in un percorso dove devo fare delle conoscenze“.

Una resa incondizionata, un’eliminazione amara e indigesta. L’Italia esce a testa bassa dagli Europei, e Fabio Capello non risparmia il ct Luciano Spalletti“A livello tattico abbiamo cambiato ma senza vedere niente – evidenzia l’ex tecnico della Nazionale inglese a Sky Sport – ho visto una squadra sparpagliata per il campo. Spalletti aveva delle idee e pensava di giocare in un certo modo ma ha sopravvalutato la rosa in cui mancavano qualità e dinamismo. Ma voi pensate che questa Nazionale abbia delle qualità?“.

L’ex tecnico di Milan, e Real Madrid continua ad analizzare la partita persa contro gli elvetici. “Sul pressing non c’era movimento o tecnica per riprendere la palla – evidenzia Capello – tatticamente le abbiamo provate tutte ma non abbiamo visto niente. Andavano solo a comprimere degli spazi e basta. Non c’è la qualità. La squadra ha commesso troppi errori tattici, Fagioli stava lì come un pesce fuor d’acqua. Perché i giocatori non cambiavano mai il campo? Perché evidentemente non vedevano il gioco e quindi si limitavano al passaggio a sei, sette metri. Quando lasciamo il gioco ad una squadra che aggredisce e riparte come oggi e tu non recuperi, ma dove vuoi andare?.

Silenzio da parte del vero responsabile dell’ ennessimo insuccesso della nazionale, e cioè il presidente della FIGC Gabriele Gravina che notoriamente pensa più alla propria carriera, affari, e poltrone internazionali, che al rilancio del calcio italiano. Ma cosa aspettarsi da un signor “nessuno” (nel suo passato e presente) nel calcio italiano ? E comunque vale sempre la stessa domanda: chi al posto di chi? E’ la domanda che dovrebbero porsi in Federazione, in Lega, negli uffici societari dove si calcolano le plusvalenze e si reclamano vantaggi fiscali, in quelli dove tra videoanalisi, algoritmi e intelligenze artificiali si vanno a cercare stranieri da valorizzare e rivendere (se non l’oratorio, vogliamo ripristinare il vivaio?). Chi al posto di chi? Intanto, magari, qualcun altro al posto loro…

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