Il giudice della decima sezione del Tribunale penale di Milano Cristina Dani, ha disposto una perizia psichiatrica sull’ex agente fotografico Fabrizio Corona che si trova in affidamento terapeutico dal maggio 2022, il quale risponde delle accuse di danneggiamento di un’ambulanza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e per un tentativo di evasione. A rispondere con un “quesito standard” la psichiatra Marina Verga, che dovrà valutare la sua capacità di intendere e di volere al momento dei fatti e l’eventuale pericolosità sociale. L’incarico alla psichiatra per la perizia sarà conferito nell’udienza dell’11 maggio, quando dovrebbe essere sentito anche un ultimo testimone della difesa.
I fatti risalgono al marzo 2021 allorquando un giudice del Tribunale di Sorveglianza aveva deciso che Corona dovesse rientrare in carcere, provvedimento poi annullato da altri giudici e lui aveva protestato ferendosi alle braccia, urlando contro gli agenti della Polizia di Stato e spaccando per rabbia un vetro dell’ambulanza che era arrivata a prenderlo sotto casa e lo aveva portato in ospedale.
A luglio il processo dovrebbe arrivare alla discussione delle parti. Il giudice ha già precisato che non intende di dover approfondire con altri testi l’accusa di tentata evasione. “Non mi interessa, mi sembra sia stato solo un colpo di teatro, come evasione è illogica“, ha detto. Accusa che si riferisce al fatto che, mentre Corona si trovava ricoverato nel reparto di psichiatria del Niguarda prima di essere trasferito in carcere, avrebbe cercato di fuggire da una finestra.
ll giudice ha spiegato che poichè al centro del processo, ci sono “gesti di autolesionismo e un successivo ricovero in psichiatria”, è assolutamente doveroso che il Tribunale “nomini un perito per queste valutazioni psichiatriche con un quesito standard“. Il giudice, in pratica, ha chiarito che lo farebbe in altri casi e che ha deciso di farlo anche in questo, “perché la legge è uguale per tutti”.
Fabrizio Corona, che era in aula accanto al suo legale Ivano Chiesa, ha accolto favorevolmente la decisione del giudice. Il Tribunale di Sorveglianza di Milano nei suoi atti aveva evidenziato più volte che l’ex ‘agente di paparazzi soffre di una “patologia psichiatrica”, oltre al fatto che si è a lungo curato, mentre scontava il cumulo di pene, dalla dipendenza dalla cocaina. Corona ha affermato che verserà un risarcimento per il vetro dell’ambulanza che ha rotto.
L’ex agente fotografico, con dichiarazioni spontanee, è tornato oggi a parlare di quella presunta resistenza agli agenti (due di loro si sono costituiti parti civili), raccontando che aveva avuto quella reazione perché uno di loro gli avrebbe “rubato il telefono” aggiungendo: “Hanno fatto un atto illegale, ero cornuto e bastonato, dopo la revoca illegale dei miei domiciliari mi è stato preso il telefono. Io non li querelo , noi non perdiamo tempo a fare queste cose, la stessa presidente del Tribunale di Sorveglianza Di Rosa, che è persona rigorosissima, all’epoca mi ha chiesto scusa“.