La giudice Costanza Chiantini del Tribunale di Taranto, con il parere favorevole della Procura di Taranto, a seguito dell’ istanza presentata dal Commissario di Governo Massimo Ferrarese ha dissequestrato la Curva Sud dello Stadio Iacovone, così consentendo all’impresa che si è aggiudicata i lavori di iniziare a smantellarla, in vista dei successivi lavori di edificazione del nuovo stadio che costituirà l’impianto principale dei Giochi del Mediterraneo 2026.
Presentato un accordo tra Inail Puglia, il Commissario straordinario per i XX Giochi del Mediterraneo Taranto 2026 e Formedil Cpt Taranto per garantire la sicurezza nei cantieri delle opere legate all’evento, iniziativa che coinvolge 40 progetti nei 21 comuni delle province di Taranto, Lecce, Brindisi e Bari, per un totale di 275 milioni di euro. L’accordo prevede l’adozione del “Bollino Sicurezza Cantieri” da parte delle ditte appaltatrici, con l’obiettivo di garantire condizioni ottimali di salute e sicurezza per i lavoratori, e completare i lavori entro i prossimi 18 mesi.
Il Comune di Taranto continua imperterrito a tacere sulle propri evidenti responsabilità dei suoi dirigenti ed amministratori per il deposito del materiale infiammabile sotto la curva sud dello stadio , che in occasione del derby Taranto-Foggia nel campionato di serie C 2023/24 si incendiò a seguito di un razzo lanciato dai tifosi foggiani.
Ieri sera il Governo Meloni grazie all’impegno profuso dal ministro dello sport Andrea Abodi ha stanziato altri 25 milioni di euro per l’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo 2026, cifra che si aggiunge ai 275 milioni già stanziati per le opere da realizzare. Altre risorse sicuramente arriveranno il prossimo anno e con gli sponsor è previsto che si arrivi ad un totale di circa 350 milioni di euro per organizzare, nel breve tempo rimasto, l’evento sportivo più grande nella storia del Mezzogiorno d’Italia. Evento per il quale contrariamente alla propaganda fasulla del sindaco Rinaldo Melucci, il Comune di Taranto ha speso solo tante chiacchiere senza investire neanche l’ 1% ! Si preferisce buttare… al vento 4 milioni di euro (per un totale di 12 milioni in tre edizioni annuali) per organizzare la regata Sail Gp, che non ha portato alcun beneficio economico e di promozione al territorio jonico.