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27 Agosto 2024 03:23
27 Agosto 2024 03:23

Donald Trump arrestato, foto segnaletica e schedatura: rilasciato su cauzione

Ha trascorso poco più di 20 minuti nel carcere della contea di Fulton in Georgia. È la prima volta nella storia per un ex presidente Usa

L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato arrestato e ha trascorso poco più di 20 minuti nel carcere della contea di Fulton in Georgia prima di essere rilasciato su cauzione del valore di 200mila dollari e il divieto di usare i social media per prendere di mira coimputati e testimoni. Detenuto “P01135809“, schedato con il numero 2313827. E sottoposto alla foto segnaletica, l’umiliazione del cosiddetto “mug shot” riservato alle persone arrestate.

Dati anagrafici e fisici elencati come un criminale qualunquealto 1,92, peso 97 chili, capelli “biondi o fragola”, “occhi blu”. Quando è stata pubblicata la scheda, uno dei conduttori principali della Cnn, Jake Tapper, ha reagito con un sorpreso “aspetta, aspetta, cosa?”, leggendo che Trump aveva dichiarato come peso “215 pounds“, dieci chili meno di quelli che generalmente gli vengono attribuiti.

La reazione in diretta del conduttore è diventata virale sui social americani, ma è stato l’unico momento leggero di una giornata storica e drammatica. Una volta lasciato l’aeroporto di Atlanta, l’attesa dei media si è concentrata sul momento più atteso: la pubblicazione della foto segnaletica. La prima di un ex presidente del Paese più potente al mondo.

Per la prima volta nella storia degli Stati Uniti un presidente o ex presidente è stato immortalato in una foto di riconoscimento da parte di un organo di polizia: Donald Trump è stato formalmente arrestato e detenuto per pochi minuti nel carcere di Fulton County, raggiunto da tredici capi d’accusa legati al tentativo, in concorso con altre diciotto persone, di sovvertire in Georgia il risultato elettorale delle presidenziali del 2020. E’ la quarta volta, quest’anno, che Trump si trova ad affrontare accuse penali. Questa volta riguardano il tentativo di ribaltare il risultato delle elezioni in Georgia.

Secondo quanto previsto in questo caso, lo sceriffo aveva tempo fino alle 16 di domani per rendere pubblico il “mug shot” dell’ex presidente, ma ha anticipato i tempi, cosi’ come aveva fatto con tutti gli altri incriminati, dall’avvocato personale di Trump, Rudy Giuliani, al suo ex capo dello staff, Mark Meadows.

Nella foto segnaletica Trump appare con sguardo accigliato, indurito, minaccioso, la mascella serrata, mentre fissa l’obiettivo, il volto leggermente inclinato verso il basso. È una foto senza precedenti, che mette il sigillo sulla quarta incriminazione di Trump in cinque mesi, mentre i sondaggi tra gli elettori repubblicani lo danno come il grande favorito per la nomination finale in vista delle presidenziali del prossimo anno. Ma quella immagine, che apparirà a lungo su tutte le televisioni americane, tornerà più volte nei prossimi mesi. Da stasera fa parte ufficialmente della storia degli Stati Uniti, e della campagna elettorale 2024.

Il ritorno su Twitter

L’ex presidente americano Donald Trump è tornato su X, l’ex-Twitter, per la prima volta dopo l’assalto dei suoi sostenitori a Capitol Hill il 6 gennaio 2021, e ha postato la sua foto segnaletica. Gli è stata scattata alla prigione della contea di Fulton, dopo essersi costituito per l’accusa di aver tentato di sovvertire l’esito del voto in Georgia nel 2020.

È un’immagine storica . Ad accompagnarla, due frasi: “interferenza elettorale“, “mai arrendersi!”.  Un post poi condiviso da Elon Musk

Dopo l’assalto a Capitol Hill, Twitter mise al bando Trump per il “rischio di un ulteriore incitamento alla violenza“. Un anno e mezzo più tardi, la piattaforma social venne acquistata da Elon Musk che lancio’ un sondaggio chiedendo se il magnate dovesse essere riammesso. Il sì vinse con un margine ristretto e l’account venne ripristinato lo scorso novembre. Da allora tuttavia, l’ex presidente non ha mai postato niente da allora, fino a oggi. 

”Quello che è successo qui è una parodia della giustizia. Non abbiamo fatto nulla di sbagliato. Non ho fatto nulla di male e lo sanno tutti’, ha detto Trump ai giornalisti prima di salire sul suo aereo privato per tornare al suo golf club di Bedminster, nel New Jersey. ”Quello che stanno facendo è un’interferenza elettorale”, ha aggiunto. Meno di mezz’ora prima, il tycoon aveva lasciato il carcere, dietro il pagamento della cauzione da 200 mila dollari concordata dagli avvocati: 80 mila per il capo d’accusa principale, la violazione del Rico Act, la legge creata per contrastare le gang criminali, e 10 mila dollari per ognuno degli altri dodici reati per cui è stato incriminato.

La nuova data del processo è stata fissata al 23 ottobre dal procuratore distrettuale della contea di Fulton, Fani Willis, . Sarà quindi il primo dei quattro processi penali di Trump.

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