I carabinieri e i vigili del fuoco hanno salvato una ragazza che minacciava di suicidarsi nella sera di Natale gettandosi da un ponte della Tangenziale di Bari. L’episodio si è verificato alle 20 del 25 dicembre. La ragazza, tentando di lanciarsi nel vuoto, è rimasta aggrappata al parapetto per quindici minuti, secondo i testimoni. A quel punto è intervenuto un carabiniere, che l’ha salvata abbracciandola attraverso il guardrail.
La ragazza successivamente è stata trasportata al Policlinico di Bari. A salvare la donna è stato il brigadiere Pasquale Rutigliani che lavora al nucleo Radiomobile Carabinieri di Bari, insieme ai colleghi Gianpiero Baldinetti, Vincenzo Cespites ed Enrico Toscano. Sono i nomi dei quattro carabinieri che nella sera di Natale si sono trasformati in veri e propri ‘angeli’ menntendo in salvo la vita di una ragazza ventenne che tentava il suicido da un ponte della Tangenziale di Bari, in direzione nord, e che affaccia sul centro abitato in via Giulio Petroni .
L’intervento, durato complessivamente circa mezz’ora, è iniziato a seguito di una chiamata arrivata alla centrale operativa. “Verso le 19:30 – 19:40 abbiamo avuto una segnalazione che riferiva di una ragazza che camminava sulla tangenziale“, ha raccontato il brigadiere Rutigliani. “La giovane prima camminava sulla SS16 e poi l’abbiamo trovata sul ponte e dal cornicione minacciava di lanciarsi dicendo che nessuno si doveva avvicinare. Abbiamo cercato di dialogare con calma e cercando di farla stare tranquilla e di avvicinarci a lei per prenderla. Ma a un certo punto la 20enne si è mantenuta con le mani alla grata in ferro e ha lasciato il corpo a penzoloni nel vuoto. Allora lì abbiamo capito che non c’era tempo da perdere, e con i tre colleghi siamo riusciti a bloccarla”.
Per circa 15 minuti sono rimasti a pochi metri dal precipizio in pericolo anche i militari, ed il salvataggio si è concluso positivamente con l’apporto dei vigili del fuoco che hanno issato dal basso una scala fino a mettere in sicurezza la donna. “Con una mano ci reggevamo alla grata e con l’altra stringevamo la ragazza. Sono stati attimi concitati”.
Il carabiniere ha raccontato l’accaduto all’Ansa: “A un certo punto non ce la facevamo più, le braccia erano doloranti ma non potevamo mollare la presa, soprattutto perché ha detto ‘non mi lasciare’. È andata bene e lei ora è in salvo. È stato un intervento complicato ma non il primo della mia vita da carabiniere”. Fortunatamente nessuno ha riportato lesioni, la giovane è stata accompagnata al Policlinico per precauzione. Il brigadiere Rutigliani ha aggiunto che la donna “non ha dato spiegazioni sul perché della sua decisione ma era agitatissima“.
Anche la premier Giorgia Meloni ha voluto ringraziare i carabinieri che, la sera di Natale, hanno salvato la 20enne sul ponte della tangenziale, in via Giulio Petroni a Bari. La presidente del Consiglio ha affidato il suo messaggio ai social: “Un ringraziamento speciale a questi eroi in divisa”.
Meloni ha ripreso le parole di un militare: “Può essere mia figlia, non la devo lasciare”. “Così, grazie alla prontezza di Pasquale e dei suoi colleghi dell’arma dei Carabinieri, intervenuti per soccorrere una ragazza che voleva togliersi la vita e rimasta a penzoloni nel vuoto sul ponte della tangenziale di Bari, la giovane è salva”, ha scritto la presidente del Consiglio.
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