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21 Novembre 2024 23:09

Dopo il Corriere del Giorno anche il ministro dell’ Ambiente smentisce Emiliano sui dati

Secca anche la replica di Claudio De Vincenti sottosegretario alla presidenza del Consiglio: "Le autorità sanitarie, che stanno già monitorando attentamente la situazione di Taranto, esamineranno con la massima attenzione anche i dati presentati a Bari. A Michele Emiliano ricordo che al centro del decreto legge c'è proprio la valutazione del piano ambientale come presupposto per il futuro di Ilva. C'è chi, come lui, lavora per lo sfascio e chi, come il governo, per tutelare insieme salute e occupazione".

Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, commentando lo studio epidemiologico presentato ieri dal presidente della Regione Puglia sullo stato di salute delle persone residenti nei comuni di Taranto, Massafra e Statte ha detto  “Oggi  la situazione a Taranto è diversa: se cosi non fosse sarei io il primo a dire che non ci sono le condizioni per tenere aperto lo stabilimento” aggiungendo “Michele Emiliano ha ragione a denunciare il passato. Lo studio che ha presentato oggi è certamente autorevole e meritevole di attenzione: fa riferimento però a un periodo necessariamente antecedente all’abbassamento della produzione all’Ilva e dunque anche di quelle attività più impattanti sull’ambiente, effetto peraltro del rispetto di alcuni adempimenti dell’Aia”. Quindi di fatto zittendo i facili allarmi populistici del Governatore barese.

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Proprio perché sappiamo che quella terra è stata maltrattata per lungo tempo, – ha continuato il ministro Galletti –  ce ne stiamo occupando a tutto tondo: oggi una commissione di altissimo livello sta valutando i piani ambientali degli offerenti prioritariamente ad ogni altra componente dell’offerta per l’Ilva, abbiamo investito alcune centinaia di milioni e altre ne investiremo, abbiamo sbloccato nuove risorse per il piano di risanamento, stiamo andando avanti con risultati evidenti sulle bonifiche di quell’area che dai Tamburi al Mar Piccolo alla Cemerad merita attenzione tanto quanto l’Ilva” .

Quello che Emiliano non dice: l’imbarazzante costante presenza  in questi fantomatici (inesistenti) studi “scientifici” del Dr. Francesco Forastiere , che è bene ricordare  per dovere di cronaca, è stato già  in passato “consulente” della Procura di Taranto , ruolo che costituisce di fatto  un conseguente elemento di disattendibbilità dei suoi contenuti. E’ bene e doveroso ricordare  che i precedenti  millantati “studi scientifici” dello stesso autore sono stati sistematicamente rifiutati dalla comunità scientifica internazionale ed infatti non sono mai stati mai pubblicati, non avendo superato il dovuto e doveroso vaglio delle varie commissioni scientifiche. Ma su tutto questo Emiliano tace.

Emiliano ignora la materia di cui parla. Anche se questo non è una novità. Il Governatore pugliese le definisce “informazioni scientificamente inoppugnabili” ma non si capisce su quali basi scientifiche dovrebbero esserlo, presupposto fondamentale considerato che è letteralmente “assente” il processo di validazione scientifica dei dati resi pubblici, così come, sino ad ora, è venuto meno qualsiasi contraddittorio scientifico fra persone qualificate e competenti sullo stesso .

Concludendo, è arrivata  la “stoccata” finale del ministro  Galletti ad Emiliano:  “All’allarmismo preferiamo le risposte quotidiane”. Secca anche la replica di Claudio De Vincenti sottosegretario alla presidenza del Consiglio: “Le autorità sanitarie, che stanno già monitorando attentamente la situazione di Taranto, esamineranno con la massima attenzione anche i dati presentati  a Bari. A Michele Emiliano ricordo che al centro del decreto legge c’è proprio la valutazione del piano ambientale come presupposto per il futuro di Ilva. C’è chi, come lui, lavora per lo sfascio e chi, come il governo, per tutelare insieme salute e occupazione“.

Ancora una volta il governatore pugliese viene “snobbato” dal premier Renzi.

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