di Antonello de Gennaro
Cari amici e “nemici” (quelli non mancano mai) , questa mattina ho avuto la stessa sensazione del Sindaco di Castellaneta Giovanni Gugliotti, e mi sono ritrovato anche io i vetri della mia autovettura parcheggiata sotto casa, nel pieno centro di Taranto, rotti, e le fiancate sfregiate senza che dall’interno dell’autovettura sia sparito nulla. Hanno lasciato telefoni, documenti, chiavi, occhiali da sole abbastanza costosi che erano all’interno dell’auto (a proposito….grazie !). Come mi ha confermato il ten.col. Giovanni Tamborrino comandante del nucleo investigativo ed operativo dei Carabinieri di Taranto, sulla base della sua consolidata esperienza, quanto accaduto “è stata una chiara vendetta” . Un avvertimento.
So perfettamente che non sono il primo giornalista in Italia ad averle ricevute e non sarò purtroppo l’ultimo. In passato lavorando ad inchieste delicate a Roma e Milano, ho ricevuto minacce ed avvertimenti ben più pesanti da zingari, albanesi, malavita organizzata (ndrangheta, camorra) ma non ho mai fatto un passo indietro. Nei primi 215 giorni del 2015 Ossigeno Informazione ha documentato minacce a 147 giornalisti. Inoltre ha reso note minacce ad altri 82 giornalisti per episodi degli anni precedenti conosciuti dall’Osservatorio solo adesso.
Purtroppo per coloro che hanno progettato questo atto di VIGLIACCHERIA nei miei confronti accadrà il contrario. Io ed i miei collaboratori, non ci fermiamo, anzi raddoppieremo le nostre attenzioni sul “malaffare” della città di Taranto, accenderemo i riflettori sempre più forti sulla “malapolitica”, e non faremo sconti a nessuno malavita compresa. Intensificheremo le nostre inchieste giornalistiche già in corso. Non conosciamo la parola “paura”. Come diceva il compianto magistrato Giovanni Falcone con cui ho avuto l’onore di collaborare, “L’importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio ma incoscienza”. Ed io non mi farò condizionare.
La domanda che mi sento di porre pubblicamente al Prefetto di Taranto, al Questore, ai comandanti provinciali (seppure per qualche settimana ancora) di Carabinieri e Guardia di Finanza è la seguente: ma Taranto, questa Taranto, secondo voi è una città civile ? Questa Taranto è una città tranquilla di persone, composta prevalentemente ancora da persone per bene ? O forse Taranto è diventata una frazione di Casal di Principe e la sera tornando a casa, invece di essere a Taranto dobbiamo pensare di essere nel malfamato quartiere napoletano Le Vele di Scampia , purtroppo noto per essere la roccaforte della criminalità napoletana ?
La risposta la lascio volentieri a loro. Io, vado avanti per la mia strada.