MENU
3 Luglio 2024 09:43
3 Luglio 2024 09:43

Dopo il terremoto in Turchia e l’allerta tsunami, Treni fermi un’ora in Sicilia, Calabria e Puglia . Allerta della Polizia di Bari: possibili onde di maremoto

Ferrovie dello Stato: revocato lo stop a scopo cautelativo per allerta maremoto. In conseguenza allo stop cautelativo - spiegava una nota - potrebbero registrarsi possibili cancellazioni e ritardi in estensione anche in altre regioni.

Il terremoto tra Turchia e Siria ha creato ripercussioni fortissime anche in Italia. Dopo l’allerta tsunami diramata e poi revocata della Protezione Civile, in mattinata è arrivato lo stop per un’ora a tutti i treni al Sud. Si è fermata infatti a scopo cautelativo, dalle 6.30, la circolazione ferroviaria iniziando dalle regioni meridionali di CalabriaPuglia e Sicilia, per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane dopo la scossa di terremoto di magnitudo 7.9 con epicentro tra Turchia e Siria delle ore 2.17. Lo stop è durato fino alle 7.20. 

L’allarme tsunami scattato in Italia dopo il forte terremoto che ha colpito la Turchia è stato successivamente revocato. Le prime registrazioni – aveva spiegato il direttore operativo della Protezione Civile, Luigi D’Angelo – hanno fatto rilevare un’onda non superiore ai 15 centimetri. Si sta monitorando. Dalle prime informazioni l’allarme sembra ridimensionato. Le previsioni indicavano un possibile arrivo dell’onda in Italia alle 6.30, lungo le coste calabresi.

Dopo meno di un’ora Fs aveva comunicato che il traffico lungo i binari era ripreso regolarmente. In conseguenza allo stop cautelativo – spiegava una nota – potrebbero registrarsi possibili cancellazioni e ritardi in estensione anche in altre regioni.

(fonte: Twitter, Vigili del Fuoco)

La Protezione civile aveva rilevato il rischio di possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane e aveva raccomandato “di allontanarsi dalle zone costiere, di raggiungere l’area vicina più elevata e di seguire le indicazioni delle autorità locali”. L’allerta indica la possibilità di un pericolo reale per le persone che si trovano vicino alla costa, specialmente se in zone poco alte, o addirittura più basse, rispetto al livello del mare. Anche un’onda di appena mezzo metro di altezza può generare pericolose inondazioni e fortissime correnti.

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

Arrestato titolare azienda che sfruttava il bracciante morto a Latina. Per il Gip: "Condotta disumana"
Inchiesta cooperative, la moglie del deputato Soumahoro torna in libertà
Il processo Pier Camillo Davigo. La sentenza di appello conferma la condanna di 1° grado.
Ancora una volta i magistrati si sentono degli intoccabili: imputazione coatta per i giornalisti Milo Infante e Angelo Maria Perrino per il caso Denise
Imputati quattro avvocati componenti della commissione elettorale per il Consiglio dell'Ordine di Taranto
Tre poliziotti a processo a Roma per Hasib Omerovic precipitato dalla finestra
Cerca
Archivi
Torna “Forum in Masseria”, la sesta edizione della rassegna economica condotta da Bruno Vespa
Arrestato titolare azienda che sfruttava il bracciante morto a Latina. Per il Gip: "Condotta disumana"
La Regione Puglia chiede di costituirsi parte civile nel processo dell'inchiesta "Codice Interno".
Meloni ai dirigenti FdI: "Fuori chi vuole farci tornare indietro, niente spazio a razzismo o antisemitismo. Abbiamo già fatto i conti con il Ventennio"
Dl Sanità, promosso il piano Schillaci dall'86% degli italiani

Cerca nel sito