Dopo quattro giorni di agonia, è deceduto Alessandro Morricella, il 35enne di Martina Franca (TA) dipendente dell’ ILVA di Taranto, sposato e padre di due figli ( 6 e 2 anni) , che lunedì sera era rimasto gravemente ustionato in un incidente avvenuto nell’altoforno 2. L’operaio era stato trasferito d’urgenza al Policlinico di Bari, dopo una prima breve sosta nell’ospedale Santissima Annunziata la sera stessa dell’ incidente mortale , ma le sue condizioni sono sempre rimaste gravissime.
Morricella è stato travolto da una fiammata mista a getti di ghisa mentre stava eseguendo un controllo della temperatura della ghisa, riportando ustioni di terzo grado sul 90 per cento del corpo. La Procura della Repubblica di Taranto ha aperto un’inchiesta sull’incidente affidata al pm Antonella De Luca. I tecnici dell’ ASL Taranto hanno effettuato mercoledì scorso un sopralluogo nell’area dell’altoforno 2 ed hanno imposto all’ ILVA delle prescrizioni di sicurezza da attuarsi nell’arco di 60 giorni. Dopo l’incidente nello stabilimento siderurgico tarantino, sono state proclamate 24 ore di sciopero dai sindacati .
Sono già numerose le persone che sono state interrogate per poter ristabilire la dinamica dell’incidente, che da una prima ipotesi potrebbe essere accaduto per un accumulo anomalo di gas nell’impianto. Vi sono però anche degli altri punti da chiarire, come ad esempio, la strana circostanza non sarebbe stata ritrovata la copertura che il personale addetto a queste operazioni nell’area di colata solitamente indossa.
L’ILVA ha diffuso un comunicato dopo la notizia comunicazione dell’avvenuto decesso di Morricella: “I commissari straordinari, il direttore generale, i dirigenti e tutti i lavoratori di Ilva si stringono attorno al dolore della famiglia Morricella per la scomparsa di Alessandro, venuto a mancare questo pomeriggio dopo che lo scorso lunedì sera era rimasto gravemente ustionato in un incidente sul lavoro verificatosi all’Altoforno 2. L’azienda, che ha aperto anche un’indagine interna, sta collaborando con la magistratura per accertare le cause dell’incidente“.