di Alessia Di Bella
In attesa di ottenere una copertura completa con la prevista campagna vaccinale che procede a rilento, al momento la mascherina resta il miglior metodo per proteggere noi stessi e gli altri dal coronavirus. Sul mercato esistono diversi modelli ma l principio base di utilizzo di questo dispositivo di protezione è sempre lo stesso: “uno qualunque è meglio di niente“.
Ma quali sono le caratteristiche delle varie opzioni a disposizione? Il noto ed autorevole quotidiano americano NEW YORK TIMES se l’è chiesto stilando un elenco dei principali modelli più sicuri, per aiutare il lettore a orientarsi meglio nella scelta. Ecco cosa c’è da sapere:
La maschera N95 filtra il 95% delle particelle da 0,3 micron, la dimensione più difficile da intrappolare. Per una corretta efficacia, è necessario prestare attenzione alla modalità con la quale si indossa: controlla il giusto verso, assicurati che aderisca bene al volto. Le N95 non sono facili da reperire e alle volte presentano valvole respiratorie: evita questo modello, espelle i tuoi germi sugli altri.
Anche la mascherina KN95, prodotta in Cina, filtra il 95% delle particelle più difficili da intrappolare. A differenza del modello precedente, per posizionarlo saldo al volto non si serve di stringhe che circondano la testa, ma di due corde elastiche a forma di anello che vanno apposte dietro le orecchie. Questo potrebbe significare che non tutti calzano la mascherina in maniera adeguata.
Tra le scelte più diffuse e raccomandate c’è la KF94: ottima qualità, alto tasso di filtrazione e aderenza, forma modellabile al proprio volto. Come per gli altri modelli, il rischio contraffazione è dietro l’angolo. Assicuratevi che il vostro acquisto sia prodotto in Corea, dove è elevato il controllo qualità .
La mascherina chirurgica è sicuramente il modello più utilizzato ed economico sul mercato, quello che osserviamo più frequentemente camminando per strada o andando in ufficio, al supermercato: La “chirurgica” arriva in laboratorio a a catturare dal 60 all′80% delle particelle. Diversa l’efficacia nel mondo reale, dove risulta meno performante.
La maschera in tessuto a due strati, composta da un terzo strato di materiale filtrante è la migliore maschera “non medica” che si possa scegliere. Le velocità di filtrazione variano a seconda del tessuto: per osservare la sua protezione può essere un metodo osservare quanta luce penetra attraverso loro, se poste di fronte al sole. Ovviamente è necessario assicurarsi un’ottima aderenza al volto.
Sicuramente e più consigliabile abbondando. Indossare una doppia mascherina può essere un metodo per garantirsi maggiore protezione. In questo caso, la maschera chirurgica può essere apposta sotto a quella di stoffa.