di REDAZIONE ECONOMIA
Anche questo dicembre come avviene dal 1990 alla fine di ogni anno, il quotidiano economico Sole 24 Ore ha pubblicato una classifica delle province italiane sulla base della qualità della vita, che tiene conto di diversi parametri, tra cui ambiente, cultura, lavoro, salute e sicurezza . Come era già avvenuto nel 2020 per realizzare la classifica, anche per quest’anno è stato analizzato l’impatto della pandemia da coronavirus sul benessere della popolazione: con alcune conseguenze interessanti sulla posizione delle province ritenute più vivibili.

L ’indagine del Sole 24 Ore prende in esame 90 indicatori, suddivisi nelle tradizionali sei macro-categorie tematiche (ciascuna composta da 15 indicatori) che accompagnano l’indagine dal 1990. L’aumento a da 42 a 90 indicatori, proposto già dal 2019, consente di misurare molti aspetti del benessere. Gli indicatori sono tutti certificati, forniti al Sole 24 Ore da fonti ufficiali, istituzioni e istituti di ricerca. ha l’intento di misurare diversi aspetti del benessere nelle varie aree d’Italia a partire da indicatori certificati relativi ai 12 mesi precedenti e forniti da fonti ufficiali, tra cui istituzioni e istituti di ricerca. In base all’analisi di quest’anno, la provincia italiana più vivibile nel 2021 è Trieste, seguita da Milano e da Trento, terza anche nel 2020.
Per definire a punto questa classifica sono stati utilizzati 90 indicatori in totale, equamente suddivisi in 6 macrocategorie: “ricchezza e consumi”, “affari e lavoro”, “ambiente e servizi”, “demografia e salute”, “giustizia e sicurezza” e “cultura e tempo libero”. La città di Trieste si è classificata al primo posto in quest’ultima categoria, classificandosi seconda in “affari e lavoro” e quarta in “ambiente e servizi”, confermando il suo progressivo miglioramento nella classifica del benessere degli ultimi anni (era arrivata quinta nel 2020).

La provincia di Milano ha recuperato dieci posizioni rispetto all’anno scorso, quando era scesa dalla prima alla 12ma posizione anche per via dello spazio abitativo medio a disposizione di ogni famiglia, un parametro che era stato inserito nel 2020 per valutare il molto tempo che gli italiani avevano dovuto passare in casa in seguito alla pandemia. Nel 2021 Milano si è classificata prima per “ricchezza e consumi” e “affari e lavoro”, arrivando davanti alle altre province in particolare per la retribuzione media annua, per l’incidenza di imprese che fanno e-commerce e per la diffusione dei servizi bancari online, spiega il Sole24Ore.
Bologna che nel 2020 si era classificata come la provincia italiana più vivibile, ha perso alcune posizioni nella classifica di quest’anno, ma si è comunque classificata prima nell’indicatore “demografia, società e salute” grazie agli elevati livelli di istruzione della popolazione. La città di Treviso, una delle sette province del nord-est tra le prime dieci in classifica, è poi entrata nelle prime dieci posizioni grazie al primato nell’indicatore “qualità della vita delle donne”, quest’anno introdotto per la prima volta per valutare l’attenzione alle tematiche di genere e il benessere delle cittadine nella ripresa dopo la pandemia.

Secondo l’indagine del Sole24Ore, la maggior parte delle province italiane in cui si vive peggio nel 2021 si trova al Sud: le tre peggiori in classifica sono Trapani, Foggia e Crotone, rispettivamente alle posizioni 105, 106 e 107. La città di Taranto perde tre posizioni rispetto allo scorso anno.
La nuova geografia provinciale del benessere, nella classifica generale della 32ª edizione della Qualità della vita, si candida a diventare una bussola per orientare investimenti e progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Una cartina di tornasole delle disuguaglianze, accentuate dalla pandemia, da cui è necessario partire per attuare in modo efficace le tre missioni trasversali del Piano: ridurre i divari territoriali e di genere e aumentare le opportunità per i giovani.
Divise le grandi città
Il progressivo superamento della crisi pandemica rilancia altre città metropolitane. Roma sale dal 32° al 13° posto, Firenze dal 27° all’11°. Bari (71ª) e Napoli (90ª) guadagnano entrambe due posizioni. La Capitale, in particolare, entra nelle top ten della Qualità della vita degli anziani, uno dei tre indici generazionali che debuttano quest’anno nell’indagine e si distingue per livelli di istruzione, edifici coperti da banda ultra larga e patrimonio museale. In controtendenza, invece, Cagliari, Torino, Genova, Palermo e Catania che perdono tutte qualche posizione rispetto al 2020.
Il Mezzogiorno
Stabile nelle ultime posizioni, quasi a confermare l’urgenza degli investimenti del Pnrr in arrivo per ridurre i divari, il Mezzogiorno. Crotone ultima, come lo scorso anno, anticipata da Foggia e Trapani che scivolano sul fondo insieme a Taranto che perde 3 posizioni. Su novanta indicatori le ultime posizioni sono popolate in ben 57 casi da province del Sud o delle Isole. E le prima province non del Mezzogiorno che si incontrano, partendo dal fondo e salendo verso l’alto, sono Latina (83ª) e Frosinone (82ª), seguite a poca distanza da Imperia (77ª).
Questa la classifica
- Trieste
- Milano
- Trento
- Aosta
- Bolzano
- Bologna
- Pordenone
- Verona
- Udine
- Treviso
- Firenze
- Parma
- Roma
- Monza-Brianza
- Siena
- Venezia
- Como
- Belluno
- Reggio Emilia
- Cagliari
- Brescia
- Pisa
- Gorizia
- Modena
- Lecco
- Genova
- Ravenna
- Vicenza
- Sondrio
- Ancona
- Torino
- Novara
- Padova
- Cuneo
- Ascoli Piceno
- Varese
- Cremona
- Piacenza
- Bergamo
- Forlì-Cesena
- Arezzo
- La Spezia
- Rimini
- Savona
- Ferrara
- Terni
- Mantova
- Vercelli
- Pescara
- Verbano-Cusio-Ossola
- Macerata
- Perugia
- Grosseto
- Prato
- Livorno
- Pesaro-Urbino
- Lodi
- Lucca
- Biella
- Pavia
- Rovigo
- L’Aquila
- Chieti
- Sassari
- Asti
- Nuoro
- Oristano
- Teramo
- Fermo
- Alessandria
- Bari
- Massa-Carrara
- Pistoia
- Matera
- Rieti
- Sud Sardegna
- Imperia
- Viterbo
- Lecce
- Campobasso
- Isernia
- Frosinone
- Latina
- Agrigento
- Potenza
- Benevento
- Ragusa
- Cosenza
- Salerno
- Napoli
- Brindisi
- Enna
- Avellino
- Barletta-Andria-Trani
- Palermo
- Catanzaro
- Messina
- Siracusa
- Taranto
- Caserta
- Reggio Calabria
- Catania
- Caltanissetta
- Vibo Valentia
- Trapani
- Foggia
- Crotone