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5 Novembre 2024 18:36

Draghi: “Le sanzioni alla Russia funzionano, c’è chi parla di nascosto con Mosca e vuole toglierle”.

Il premier in conferenza stampa: «Nessun rapporto speciale con Giorgia Meloni». L’Ungheria? «I partner si scelgono, oltre che sulla comunanza ideologica, sugli interessi degli italiani»

Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi l’ultimo atto del governo Draghi, il terzo Decreto Aiuti, “14 miliardi di euro per famiglie e imprese, che si aggiungono a quasi 50 nei mesi scorsi, nel complesso un valore superiore a 60 miliardi di euro pari a 3.5% del Pil”, come ha spiegato il premier in conferenza stampa, forse l’ultima del suo mandato, in cui Draghi non ha mancato di affrontare anche tutti gli altri temi di politica che stanno agitando la campagna elettorale in questi ultimi giorni.

Draghi ha fatto chiarezza sulla possibilità di un suo “ritorno” e un secco “no” a un secondo mandato. Poi il capitolo Russia: “Sulle sanzioni all’interno del centrodestra ci sono tanti punti di vista. Quello di Salvini prevale? Non posso dire questo”, ha aggiunto Draghi. Quella di togliere le sanzioni “è una visione che il governo attuale non condivide. Le sanzioni funzionano, la la propaganda russa ha cercato di dimostrare il contrario ma non è vero“.

L’attacco vero e proprio è arrivato quando il premier ha dichiarato: “C’è chi parla di nascosto con i russi, chi vuole togliere le sanzioni. C’è pure lui in campagna elettorale, ma la maggioranza degli italiani non lo fa e non lo vuole fare. Io guardo alla maggioranza degli italiani e al governo che ha avuto l’onore di presiedere“. Sui rapporti con i partiti e con Giorgia Meloni, Draghi ha risposto: “Un rapporto speciale con lei? Continuate a ricamare, va benissimo… I rapporti sono normali, di uno che è stato presidente del Consiglio per un anno e sei mesi con tutti i leader di partito, di governo e di opposizione“.

E a proposito di Meloni, in conferenza stampa si è affrontato anche il tema Ungheria: “Noi abbiamo una certa visione dell’Europa, difendiamo lo stato di diritto i nostri alleati sono Germania e Francia e altri Stati Ue che difendono lo stato di diritto”, ha risposto il presidente del consiglio. “Che cosa farà il prossimo governo non lo so però i partner si scelgono, oltre che sulla comunanza ideologica, sugli interessi degli italiani. Bisognerebbe chiedersi quali sono i partner che mi aiutano a proteggere meglio gli interessi degli italiani, chi conta di più tra questi partner. Datevi le risposte voi” ha concluso il premier.

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