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30 Dicembre 2024 18:25

“Draghi resti al suo posto”. Lo auspica tutta la comunità internazionale.

Da Bruxelles a Washington messaggi per spingere verso una soluzione della crisi. La presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola: "Per garantire stabilità all’Europa abbiamo bisogno della sua autorevolezza "

Il pressing su Mario Draghi per far sì che resti al timone del governo italiano s’intensifica a Bruxelles a Washington. Dalla capitale dell’Unione europea sono arrivati messaggi in questo senso dai leader di tutti gli schieramenti politici della maggioranza che sostiene Ursula von der Leyen. Il consigliere americano per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, ha reso noto che il presidente USA Joe Biden “segue molto da vicino quanto avviene a Roma e che ha un profondo rispetto per il premier Draghi”. La Casa Bianca è ben consapevole di avere a Palazzo Chigi un alleato prezioso ed autorevole e quindi auspica per la continuità del suo governo.

Il socialdemocratico Frans Timmermans, numero due della Commissione Europea, ha scelto di rilanciare un tweet di Enrico Letta per affermare che “Draghi è un partner autorevole nel contesto europeo e internazionale e che il suo contributo in questo difficile momento storico è importante per l’Italia e per l’Ue“. Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo ed esponente dei popolari, ha premesso che “in Europa serve la stabilità e che siccome l’Italia è uno Stato membro importante e fondatore, abbiamo bisogno che mantenga il suo ruolo di leadership all’interno dell’Unione europea, soprattutto in questi tempi difficili“.

Ancor più incisivo Stéphane Séjourné, leader e capogruppo di Renew Europe gli eurodeputati liberali, vicinissimo a Emmanuel Macron per il quale non ci possono essere alternative: “Sosteniamo gli sforzi dei partiti della nostra famiglia politica per trovare una soluzione che riconfermi il governo Draghi”.

Diverse cancellerie si sono messe in contatto con Palazzo Chigi per chiedere informazioni e chiarimenti sui possibili sviluppi della crisi in corso, dopo che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha respinto le dimissioni di Mario Draghi. Giovedì, cioè il giorno dopo dell’intervento del premier italiano in Parlamento, è prevista la riunione della Banca Centrale Europea che darà il via libera all’aumento dei tassi. Non sono attese sorprese: come previsto ci sarà un aumento di 25 punti base e verranno presentate le caratteristiche del cosiddetto scudo anti-spread, ma l’intervento sui tassi previsto per settembre è ancora tutto da definire.

Il timore più grande è che l’instabilità politica italiana si trasformi in instabilità economica, innescando una spirale in grado potenzialmente di danneggiare l’intera Eurozona. A Bruxelles sanno molto bene che le acque saranno già molto agitate in autunno, tra frenata del Pil, aumento dell’inflazione e molto probabilmente una crisi delle forniture energetiche. Per questo c’è l’auspicio e la speranza che l’Italia possa ricomporre al più presto la crisi politica per proseguire verso un’ordinata conclusione della legislatura. E mai in passato si era vista la comunità politica internazionale sostenere un premier di un altro Paese-

Tutti gli attori politici farebbero bene a risolvere questa situazione il più rapidamente possibile“, ha sollecitato il tedesco Markus Ferber, esponente del Ppe nella commissione Affari Economici dell’Europarlamento, ben noto per le sue posizioni da “falco”. Il politico della Csu intravede seri rischi per la stabilità finanziaria: “L’Italia potrebbe ritrovarsi presto in guai peggiori che potrebbero rendere nervosi i mercati”.

Ursula von der Leyen

Da Bruxelles Ursula von der Leyen e Charles Michel hanno adottato la linea del silenzio per non essere accusati di interferenze, ma stanno seguendo entrambi con grande attenzione tutto quello che succede nei “palazzi” del potere a Roma. Dall’entourage di Von der Leyen confermano quanto già fatto filtrare 24 ore prima e cioè che la presidente della Commissione “lavora molto bene insieme con il primo ministro Draghi”. Anche la vicepresidente Margrethe Vestager ha assicurato di essere “molto soddisfatta della collaborazione con i ministri” del governo Draghi, citando esplicitamente “Vittorio Colao sui dossier digitali“, ma anche “i ministri delle Finanze (Daniele Franco, ndr) e dell’Energia (Roberto Cingolani, ndr)”.

Incalzato dalle domande dei giornalisti sulle possibili manovre del Cremlino per indebolire i governi europei, il portavoce dell’Alto Rappresentante Josep Borrell ha affermato che “la Russia tenta di destabilizzare l’Ue” anche attraverso la politica domestica nei vari Stati europei. “Attori interni, anche politici, possono essere parte degli sforzi della Russia per destabilizzare l’Ue con attacchi ibridi“, ha poi aggiunto Peter Stano, precisando però che il suo è un discorso in generale e non riferito in modo particolare all’Italia.

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