La vertenza “Taranto Isolaverde” è arrivata ad una delle proteste più forti allucinanti dell’intera vicenda con due dipendenti, Massimo Giorno e Dagoberto D’Urso – il primo addetto alla manutenzione strade e l’altro alle pulizie – saliti sul terrazzo della sede della Provincia in via Anfiteatro, seduti sul ciglio del tetto del Palazzo del Governo minacciando il suicidio. Un operazione studiata a tavolino come dimostra quella replicata da un altro gruppo che si è arrampicatosi sul cornicione dell’ex caserma dei vigili del fuoco in via Dario Lupo . Protesta folkloristica o dignità persa ed esasperazione ? Una cosa è certa di tratta di persone che guadagnavano più o meno 500 euro da mesi non ricevono stipendi, retribuzione di solidarietà non ricevuta ed il rischio di un licenziamento imminente.
La società Isolaverde con i suoi 225 dipendenti versano in una situazione finanziaria fallimentare. La Provincia di Taranto non ha in cassa i soldi per poter pagare, lo stipendio di marzo ed aprile non è stato pagato ai dipendenti . Inoltre la solidarietà maturata tra ottobre 2013 e ottobre 2014, per un importo di 532 mila euro, giace immobile depositata nelle casse dell’Inps, in quanto la Banca d’Italia ha effettuato il versamento delle somme ma sono ancora oggi bloccate per motivi burocratici.
“Come possono avere ancora fiducia i lavoratori ? – commenta il segretario della Filcams Cgil di Taranto, Giovanni D’Arcangelo – proviamo a trovare una soluzione per la questione di Taranto Isolaverde ma i tempi si stanno allungando troppo e così non va bene. Questi gesti di disperazione sono il sintomo della situazione disperata in cui vivono i lavoratori e le loro famiglie”. D’Arcangelo , parlando sul problema della solidarietà, aggiunge che “sembrava risolto già da due settimane con lo stanziamento delle risorse ma la situazione si sta logorando. Se ai lavoratori non viene riconosciuto questo minimo diritto, come possono avere ancora fiducia nel lavoro di chi è impegnato a trovare una soluzione duratura?“.
I dipendenti di “Taranto Isolaverde” si occupano prevalentemente di verde pubblico, e nelle ultime ore è circolata un’idea sull’emergenza Xylella con la proposta di bonifica del perimetro dell’area tarantina, condizione possibile però solo se il Governo emanasse un provvedimento “ad hoc”, ed in tal caso sarebbe possibile utilizzare una parte dei fondi stanziati e messi a disposizione, che al momento sono 18 milioni, ma che probabilmente potrebbero aumentare e quindi impiegare i lavoratori . Per realizzare tutto ciò occorrerebbe un’azione coordinata ed unitaria.
Il consigliere comunale Aldo Renna, insieme all’onorevole Gianfranco Chiarelli, hanno incontrato il Presidente della Provincia Martino Tamburrano e l’amministratore delegato di Isolaverde, Quero, per cercare di identificare delle soluzioni immediate per scongiurare i licenziamenti di massa. Secondo quanto è stato reso noto “già da domani è stato assicurata l’erogazione di 140mila euro che andranno a rimpinguare le casse della società. Inoltre, è previsto lo sblocco anche dei versamenti Inps per i contratti di solidarietà”. Ma la protesta proseguirà fino a quando non si avrà certezza dell’avvenuto versamento.