“Il mondo al contrario” è il titolo e a scriverlo è un generale di divisione dell’esercito, Roberto Vannacci, il libro è disponibile da pochi giorni ma le polemiche che lo accompagnano rischiano di avere serie conseguenze importanti per l’autore. il quale in totale autonomia ha auto pubblicato il volume che contiene tra l’altro riflessioni sul mondo femminista, sulla comunità Lgbtq+, sugli stranieri e su “etnie, per non dire razze“.
Per l’autore sono “provocazioni“, che rientrano nell’ambito delle “opinioni personali”, ma l’effetto nel dibattito politico e non solo è stato deflagrante. Al punto che il ministro della Difesa Guido Crosetto prende nettamente le distanze dall’alto ufficiale e definisce “farneticazioni” il contenuto del libro scritto dal comandante dell’Istituto Geografico Militare di Firenze .
Vannacci, paracadutista, 55 anni e una lunga esperienza di comando anche in missioni all’estero, come in Afghanistan, afferma di voler “provocatoriamente rappresentare lo stato d’animo di tutti quelli che, come me, percepiscono negli accadimenti di tutti i giorni una dissonante e fastidiosa tendenza generale che si discosta ampiamente da quello che percepiamo come sentire comune“.
Sostiene che in Italia ci sarebbe “un lavaggio del cervello di chi vorrebbe favorire l’eliminazione di ogni differenza compresa quella tra etnie, per non chiamarle razze”. E rivendica anche “il diritto all’odio e al disprezzo“. “L’odio è un sentimento, un’emozione che non può essere repressa in un’aula di tribunale”
Sui social network rimbalzano gli stralci del libro di Roberto Vannacci, ex generale della Folgore e oggi a capo dell’Istituto Geografico Militari, in cui si leggono considerazioni su quella che viene definita dittatura delle minoranze: “Cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione!”, uno dei passaggi più citati e criticarti. Passaggi ripresi da alcuni quotidiani e che destano indignazione non solo fra gli utenti del web. Ma anche fra i parlamentari. È il caso di Arturo Scotto, parlamentare del Pd che chiede l’intervento del ministro della Difesa: “Mi sfugge come uno che la pensa in questo modo possa rimanere un minuto di più al suo posto. Cosa ne pensa Guido Crosetto?“.
Affermazioni contro le donne, contro le fasce deboli che non hanno lasciato insensibili i vertici dell’Esercito Italiano, tanto da prendere le distanze con una nota nella quale si definiscono “considerazioni del tutto personali” quelle espresse dal generale.
Le parole del Generale Vannacci
Vannacci sostiene che “basta aprire quella serratura di sicurezza a cinque mandate che una minoranza di delinquenti ci ha imposto di montare sul nostro portone di casa per inoltrarci in una città in cui un’altra minoranza di maleducati graffitari imbratta muri e monumenti, sperando poi di non incappare in una manifestazione di un’ulteriore minoranza che, per lottare contro una vaticinata apocalisse climatica e contro i provvedimenti già presi e stabiliti dalla maggioranza, blocca il traffico e crea disagio all’intera collettività”. “I dibattiti non parlano che di diritti, soprattutto delle minoranze: di chi asserisce di non trovare lavoro, e deve essere mantenuto dalla moltitudine che il lavoro si è data da fare per trovarlo; di chi non può biologicamente avere figli, ma li pretende; di chi non ha una casa, e allora la occupa abusivamente; di chi ruba nella metropolitana, ma rivendica il diritto alla privacy”, afferma ancora, come recita anche la scheda relativa al suo libro in vendita anche su Amazon.
A prendere posizione dai contenuti del libro autoprodotto del generale è, intanto, l’Esercito: “In merito alla notizia pubblicata oggi su alcuni organi di stampa, relativa al contenuto del libro autoprodotto dal Generale di Divisione Roberto Vannacci”, si legge in una nota dello Stato Maggiore dell’Esercito, “la Forza Armata prende le distanze dalle considerazioni del tutto personali (come precisato nel testo) espresse dall’Ufficiale”.
Nella nota viene inoltre precisato che “l’Esercito non era a conoscenza dei contenuti espressi in esso e che gli stessi non erano mai stati sottoposti ad alcuna autorizzazione e valutazione da parte dei vertici militari. In tal senso”, conclude la nota, “l’Esercito si riserva l’adozione di ogni eventuale provvedimento utile a tutelare la propria immagine”.
“L’Esercito non era a conoscenza dei contenuti espressi in esso e che gli stessi non erano mai stati sottoposti ad alcuna autorizzazione e valutazione”. Per questa ragione, spiega il Corpo, “si riserva l’adozione di ogni eventuale provvedimento utile a tutelare la propria immagine”. Il ministro Crosetto invita poi a “non utilizzate le farneticazioni personali di un generale in servizio per polemizzare con la Difesa e le forze armate. Il generale Vannacci ha espresso opinioni che screditano l’Esercito, la Difesa e la Costituzione”. Per questa ragione, prosegue il ministro, “sarà avviato dalla Difesa l’esame disciplinare previsto”.