di REDAZIONE POLITICA
I contrasti emersi nelle assemblee dei parlamentari grillini sono venuti alla luce in aula dove 15 esponenti hanno votato contro il Governo Draghi, opponendosi di fatto alla fiducia espressa ufficialmente dal M5S. Quindici parlamentari a partire da Barbara Lezzi e Nicola Morra, insieme a Rosa Silvana Abate, Luisa Angrisani, Margherita Corrado, Fabio Di Micco, Giannuzzi, Bianca Laura Granato, Elio Lannutti, Virginia La Mura, Matteo Mantero, Catgaldo Mininno, Vilma Moronese, Fabrizio Ortis hanno votato “no“, gruppo a cui si è aggiunto Mattia Crucioli che se ne esce dai 5 Stelle da solo, perché “la scelta di campo è radicale“. A loro si sono aggiunte le 6 assenze dei senatori Giuseppe Auddino, Elena Botto, Antonella Campagna, Emanuele Dessì, Vincenzo Garruti e Simona Nunzia Nocerino.
L’annuncio è arrivato dal reggente Vito Crimi con il solito post su Facebook: “I 15 senatori che hanno votato no alla fiducia saranno espulsi. Sono venuti meno all’impegno del portavoce del Movimento che deve rispettare le indicazioni di voto provenienti dagli iscritti. Per tale motivo non potranno più far parte del gruppo parlamentare del Movimento al Senato. Ho dunque invitato il capogruppo a comunicare il loro allontanamento, ai sensi dello Statuto e del regolamento del gruppo”.
Adesso la scissione è stata di fatto ufficializzata a cui farà seguito la costituzione di un nuovo gruppo parlamentare in opposizione all’esecutivo. dove far confluire i ribelli M5S. “Valuteremo in seguito alla votazione come mettere meglio a frutto gli esiti di questa assai sofferta decisione“, ha affermato all’Adnkronos la senatrice Bianca Laura Granato. Il numero è sufficiente per costituire un nuovo gruppo a Palazzo Madama, dove la soglia minima è di 10 senatori. Pare ci siano dei contatti in corso con Italia dei Valori per ottenere il prestito del simbolo.