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21 Novembre 2024 23:25

E l’ Alitalia tornò pubblica

Incredibile vedere come questo Governo dia fiato alle trombe della propaganda invece di ammettere l'ennesimo fallimento per non essere riusciti a trovare sul mercato internazionale un compratore. Al vertice come presidente l'ex ad di Poste Francesco Caio e Fabio Maria Lazzerini come amministratore delegato (ex top manager del vettore).

di REDAZIONE ECONOMIA

Con un decreto firmato da quattro ministri, da quello dell’Economia, Roberto Gualtieri alla titolare dei trasporti, Paola De Micheli, il responsabile del ministero dello sviluppo, Stefano Patuanelli e del lavoro, Nunzia Catalfo, prende corpo una nuova Alitalia per la quale è stato sciolto anche il nodo delle nomine “pubbliche”: il cda sarà composto da nove componenti e sarà guidato dall’ ex Ad di Poste, Francesco Caio come presidente e da Fabio Maria Lazzerini nel ruolo di amministratore delegato, ex top manager del vettore .

Ci vorranno 30 giorni affinchè il decreto arrivi in Parlamento; successivamente sarà   presentato il nuovo piano industriale che avrà un arco temporale di cinque anni.

Finisce così la gestione commissariale di Alitalia, ma non sono superati gli ostacoli da superare. Infatti adesso il dossier passa sotto la lente della commissaria europea per la concorrenza Margrethe Vestage che dovrà valutare se le scelte fatte possono essere considerate aiuti di Stato, illegali per la normativa europea. Bruxelles dovrà pronunciarsi a breve sugli aiuti da 1,3 miliardi ricevuti a partire dal 2017 dalla società che fu poi commissariata dall’allora Governo Gentiloni.

La Commissione Europea potrebbe valutare questi aiuti come di Stato, illegittimi e quindi da restituire. Ma a quel punto il peso delle ingenti perdite precedenti potrebbe ricadere sulla vecchia compagnia che diventerà una sorta di bad company. La nuova società si ritroverà invece con una dotazione di 3 miliardi, stanziati dal governo nel decreto Rilancio.

Consiglieri di amministrazione sono stati nominati Alessandra Fratini (laurea in Legge alla Sapienza, avvocato con studio a Bruxelles), Angelo Piazza (ex magistrato del Tar), Lelio Fornabaio (già presidente del Collegio sindacale e sindaco di Erg, Astaldi, Atlantia), Frances Vyvyen Ouseley (ex ad di Easyjet Italia), Simonetta Giordani (ex sottosegretario al Turismo nel governo Letta, con esperienze in Wind, Autostrade, Atlantia), Silvio Martuccelli (professore ordinario di Diritto privato alla Luiss) e Cristina Girelli (responsabile delle Operazioni in amministrazione straordinaria in Alitalia dal 2017 al 2020, poi in Air Italy, ai Progetti speciali). Il collegio sindacale è composto invece da Paolo Maria Ciabattoni, Giovanni Naccarato, Marina Scandurra, Gianfranco Buschini e Serena Gatteschi.

Sarà quindi valutata la discontinuità rispetto alla vecchia compagnia ma anche gli asset, i dipendenti, la composizione aziendale.  “La Newco – afferma il ministro Gualterirappresenta il primo passo verso la costituzione di un vettore di qualità capace di competere sul mercato internazionale. Poniamo le basi per il rilancio del trasporto aereo italiano, attraverso la scelta di manager di primo livello e grande competenza in grado di elaborare e attuare un piano industriale solido e sostenibile“. 

“Sarà Italiana perché dovrà portare l’Italia nel mondo” commenta la ministra De Micheli con un post su Facebook che fa riferimento alla nuova Alitalia che prende vita con la newco. La nuova società per azioni è stata denominata Italia Trasporto Aereo, Alitalia Ita. “Nasce oggi la nuova compagnia aerea di bandiera, in netta discontinuità con il passato e che dovrà giocare un ruolo da protagonista sul mercato europeo e internazionale – aggiunge la ministra – Si tratta di una grande operazione industriale al servizio del Paese, a sostegno della competitività delle nostre imprese e per il rilancio del turismo italiano”

Incredibile vedere come questo Governo dia fiato alle trombe della propaganda invece di ammettere l’ennesimo fallimento per non essere riusciti a trovare sul mercato internazionale un compratore.

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