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22 Dicembre 2024 13:01

Taranto: la Camera di Commercio risponde alla Confcommercio…

Con un comunicato stampa la Camera di Commercio di Taranto ha preso oggi una  posizione molto dura nei confronti del Presidente di Confcommercio Taranto, Leonardo Giangrande  il quale nei giorni scorsi aveva tenuto una conferenza stampa (riportata dal Corriere del Giorno) dai toni quanto mai inopportuni, proprio all’indomani dell’assoluzione nella vicenda della selezione del Segretario generale dell’Ente camerale.

Le inesattezze e le ricostruzioni di parte pronunciate da Giangrande – dice la Camera di Commercioci costringono nostro malgrado e per l’ennesima volta ad intervenire, mentre una realtà complessa come Taranto meriterebbe che le energie fossero dedicate alla risoluzione dei problemi reali dell’economia. Quello che Giangrande ha presentato come “un momento di verità’”, si è trasformato in una vera e propria commedia durante la quale qualcuno si è tanto gonfiato da rischiare di scoppiare come la rana che vuole emulare il bue”

Leonardo Giangrande
il presidente di CONFCOMMERCIO Leonardo Giangrande

“Invece di spiegare ai suoi associati perché i dirigenti di Confcommercio (pagati con le quote associative), hanno assistito inerti alla chiusura di centinaia di esercizi commerciali a Taranto e in provincia, Giangrande solleva cortine fumogene, deforma la realtà e insinua in chi ascolta il dubbio che si siano tessuti trame e complotti.

Ostentare tanta sicurezza e alzare continuamente i toni serve ovviamente solo a coprire le debolezze di una governance ormai al capolinea, che gli associati sapranno ben valutare. Il mandato Giangrande, infatti, si è distinto non solo per non aver saputo svolgere la necessaria azione di rappresentanza sindacale che spetta alle Associazioni di categoria, ma anche per aver sperperato un patrimonio in termini di prestigio che Confcommercio aveva acquisito nella precedente gestione.

Egli, inoltre, per un malcelato sentimento di rivalsa personale, ha allontanato colpevolmente i suoi associati dalle attività della loro Camera di Commercio che, è bene ricordarlo, persegue la promozione del sistema economico territoriale nel suo complesso, non elargisce favori a singoli comparti produttivi, né esclude alcuna associazione di categoria. Quante opportunità il commercio tarantino ha perso per l’incapacità di Giangrande di dialogare democraticamente nei luoghi deputati!

Schermata 2015-03-05 alle 20.36.33E’ paradossale, inoltre, che un presidente sfiduciato – sulla base di atti pubblici e consultabili – da ben 19 consiglieri camerali, tra cui la maggior parte dei rappresentanti della sua stessa Confcommercio, continui ad ergersi in modo stucchevole ad esempio di rettitudine e di moralità, accusando di strumentalizzazione e disonestà quanti non sono d’accordo con lui, perfino la Magistratura!

Schermata 2015-03-05 alle 20.37.25Le numerose segnalazioni prodotte da Roberto Falcone sulla procedura di selezione pubblica del Segretario generale hanno acceso l’attenzione su comportamenti verso i quali era necessario porre rimedio. Solo grazie all’insistenza ed alla decisa (e contrastata) azione del presidente della Camera di Commercio Luigi Sportelli quegli atti, ancor prima dell’intervento della magistratura, sono stati bloccati e sono state adottate decisioni in autotutela che hanno ripristinato trasparenza e legalità. La posizione del presidente Sportelli era ed è, quindi, diversa da quella degli altri protagonisti della vicenda, come inconfutabilmente emerge dagli atti camerali che, si ripete, sono pubblici e consultabili.

CdC CCIAA TA bynight

La sfiducia – con la quale Giangrande è stato estromesso dalla Giunta camerale – ha espresso, lo ripetiamo per l’ennesima volta – una chiara volontà politica che non era rivolta alle organizzazioni di categoria, ma a persone ritenute non idonee a ricoprire determinati ruoli pubblici. È da sottolineare, inoltre, che non è stato l’intervento della magistratura, né la vicenda giudiziaria in quanto tale a portare alla sfiducia, ma anche altre e numerose motivazioni oggettive.

Una volontà democratica, dunque, che ha superato tutti i gradi della giustizia amministrativa al termine di un lungo contenzioso giudiziario in cui siamo stati trascinati a causa del risentimento personale di Giangrande. Questo è il punto che definisce la personalità egocentrica e la mancanza di spessore istituzionale del Presidente di Confcommercio Taranto, caratteristiche che non sfuggiranno ai commercianti tarantini ed alle Istituzioni.

Per chiarire in modo definitivo al territorio tutti gli aspetti di questa vicenda ed a testimonianza della assoluta trasparenza di ogni azione politico – amministrativa sin qui condotta, l’Ente camerale è da subito disponibile ad un confronto pubblico”. Finisce così il duro attacco della Camera di Commercio alla governance della Confcommercio tarantina.

*   *   *   *   *   *   *

Il Corriere del Giorno è disponibile sin d’ora ad organizzare un confronto o dibattito pubblico fra il Presidente della Camera di Commercio ed il Presidente di Confcommercio, che verrebbe realizzato con la tecnica americana del “check-fact”, cioè della verifica in tempo reale delle rispettive dichiarazioni, ed entrambi i Presidenti potranno parlare pubblicamente per dei periodi di tempo uguali e senza interruzioni. la città di Taranto, gli industriali,  i commercianti, gli artigiani e gli agricoltori hanno il diritto di ristabilire la verità sulle delle guerre personali che non hanno nulla di istituzionale.  Adesso è una questione di coraggio e responsabilità. Vediamo chi ce l’ha…

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