di Valentina Taranto
La regina dei salotti italiani Marta Marzotto,85 anni , ricoverata già da qualche giorno alla clinica La Madonnina di Milano è morta. A dare notizia della scomparsa è stata sua nipote, la giornalista Beatrice Borromeo, che ha dato la notizia su Twitter, condividendo una foto della nonna accompagnata dall’ultimo saluto “Ciao nonita mia“. Marta Marzotto non godeva più di ottima salute già da qualche tempo, motivo per cui si era defilata dai riflettori per vivere la malattia in modo discreto, circondata solo dall’affetto di amici e parenti.
Poco dopo, il comunicato ufficiale della famiglia: “Se n’è andata stamattina nel sonno dopo una breve malattia. Era serena e circondata dai figli e dai nipoti che negli ultimi mesi sono stati sempre con lei, testimoni dell’allegria, ironia e generosità che l’hanno accompagnata fino all’ultimo momento”.
Marta Marzotto era nata il 24 febbraio del 1931 da un casellante delle ferrovie e una mondina, ed ha vissuto la sua infanzia a Mortara, in Lomellina provincia di Pavia, dove ha iniziato a lavorare da giovanissima prima seguendo le orme della mamma, facendo la mondina, poi come apprendista sarta. Fin dai primi anni dell’adolescenza mostrava una passione innata per la moda, tanto che nei primi anni dei ’50 inizia a fare la modella presso la sartoria delle sorelle Aguzzi a Milano. E’ proprio nel mondo della moda che incontrato e conosciuto il Conte Umberto Marzotto, vicentino di Valdagno, comproprietario dell’omonima industria tessile, l’uomo che le cambiò la vita.
Dopo due anni di fidanzamento Marta si sposò nel dicembre del 1954 con il Conte Marzotto , dal matrimonio nascono cinque figli: Paola, madre di Beatrice e Carlo Borromeo, Annalisa, tragicamente affetta e d uccisa dalla fibrosi cistica alla fine degli anni ’80, Vittorio Emanuele, Maria Diamante e Matteo. L’amore tra Marta e il Conte Umberto come tanti altri finì, e i due decisero di separarsi, ma nonostante l’addio dal marito Marta decise di mantenere il cognome da sposata anche dopo il divorzio.
Marta, musa di Renato Guttuso
Negli anni successivi alla rottura del suo matrimonio, Marta incontra alle fine degli anni ’60, conobbe nel salotto dei Marchi a Milano, innamorandosi e diventando la sua musa, il pittore ed artista Renato Guttuso, che l’ha rappresentata in molte delle sue opere. Dopo vent’anni di frequentazione, però, il rapporto tra i due fini con una fine improvvisa.
Stilista, disegnatrice e donna libera
Durante la sua vita Marta Marzotto oltre a lanciare nel “fashion system” stilisti emergenti semi-sconosciuti come ad esempio Roberto Cavalli, si è affermata come stilista e disegnatrice di gioielli, animando i più ambiti salotti italiani fino agli ultimi anni della sua esistenza. Marta si è sempre autodefinita una donna libera e lo ha dimostrato con ogni scelta che ha fatto: è stata mondina, modella, stilista, scrittrice, musa ispiratrice ma anche mamma e moglie, dividendosi tra arte, moda, vita mondana, amori e famiglia. E’ stata una donna così iconica e apprezzata che sono moltissimi i fan che hanno voluto darle un ultimo addio sui social. Marta Marzotto verrà ricordata per la sua esuberanza, per la vita “da fiaba” e per i caftani lunghi e colorati che l’hanno resa una vera e propria icona di stile.
Alla famiglia Marzotto, alla collega Beatrice Borromeo ed all’ amico Matteo Marzotto le più sentite condoglianze dalla direzione del Corriere del Giorno