di REDAZIONE SPORT
Si è spento nella sua Roma all’età di 75 anni Giampiero Galeazzi, noto giornalista e conduttore sportivo conosciuto al grande pubblico televisivo con il soprannome di “Bisteccone” che in gioventù fu anche professionista nel canottaggio, vincendo anche il campionato italiano nel singolo nel 1967 e nel doppio con Giuliano Spingardi nel 1968 (partecipando alle selezioni per le Olimpiadi del 1968 a Città del Messico). Nato a Roma il 18 maggio 1946, da tempo stava male combattendo contro una grave forma di diabete e negli ultimi giorni la sua situazione si era aggravata.
Il cielo su Roma era grigio e Giampiero se n’è andato in una strana giornata di novembre. Lui amava il sole, amava lo stupore che la vita riserva e sapeva trasmetterlo ai telespettatori. Nelle orecchie di tutti coloro che amano le sport, risuonano le sue parole, quelle che hanno scandito le grandi vittorie azzurre, dal canottaggio al calcio, che hanno reso lo sport emozionante anche attraverso il tubo catodico.
Lo chiamavano tutti Bisteccone per sua la stazza che lo ha sempre accompagnato. Appena ventenne entrò negli studi della Rai, fu proprio il giornalista Gilberto Evangelisti ad affibbiargli questo soprannome che lui ha sempre portato sorridendo. Ironico e autoironico, competente come pochi, generoso con chiunque gli chiedesse un consiglio, un autografo o un’intervista, Giampiero Galeazzi si è sempre concesso, ha dato tutto di sé, per questo la gente lo ha amato e lo amerà ancora tanto
Ci lascia una delle voci più riconoscibili del panorama giornalistico italiano, . Memorabili le sue telecronache in occasione delle medaglie d’oro nel canottaggio alle olimpiadi, in particolare il trionfo degli Abbagnale a Seoul 1988, una telecronaca rimasta in dubbio fino all’ultimo per via di uno sciopero e a cui Galeazzi arrivò impreparatissimo ma ciò nonostante l’equipaggio napoletano vinse e quel crescendo trionfale della sua telecronaca entrò nella storia . Indimenticabili le sue interviste al Napoli di Maradona, vincitore dello scudetto, con “Bisteccone” negli spogliatori microfono in mano travolto dallo champagne, o quelle per il titolo della Lazio, squadra che ha sempre tifato.
Giampiero Galeazzi si è donato al pubblico, con i suoi pregi e i suoi difetti, i vizi e le virtù, dalla Domenica Sportiva a 90° Minuto, da Domenica In con l’amica Mara Venier alle telecronache fino agli interventi da bordocampo, . Ha cambiato il modo di raccontare lo sport, ha esaltato la Rai dove è stato per oltre quarant’anni e che non avrebbe mai tradito, è stato (sono sue parole) “Pippo Baudo e Sandro Ciotti messi assieme, una bomba atomica”.
Amico di atleti, calciatori, tennisti e di ogni genere, “Bisteccone” è stato capace di essere soprattutto amico degli italiani. Per questo oggi tutti gli stanno riservando un pensiero, per questo tutti siamo sinceramente tristi, e per questo il cielo a Roma era così grigio.
“Papà ora è felice, è in barca, sta remando nel suo Tevere”. Questo il post su Facebook con cui la figlia Susanna ricorda il padre Giampiero e ringrazia le migliaia di persone che stanno salutando il celebre giornalista oggi scomparso.
Alla sua famiglia, alla figlia Susanna Galeazzi nostra collega, e suo orgoglio, le condoglianze più sincera da tutta la famiglia giornalistica ed editoriale del CORRIERE DEL GIORNO.