“Mi rammarica esser tirato dalla ‘giacchetta’ in questioni che non mi riguardano e in cui non sono affatto intervenuto, come la sostituzione del capogruppo di Forza Italia al Comune di Taranto. Peraltro, c’è una posizione ufficiale del coordinamento cittadino del partito che bene avrebbe fatto qualcuno a leggere. Mi verrebbe da credere, a questo punto, di esser stato citato per il solo fine di gettarmi nella polemica. Mi domando anche, e non è secondario, come mai il Presidente Tamburrano non abbia proferito parola quando, a seguito delle elezioni provinciali, è stato sostituito Vietri dall’incarico di capogruppo del nostro partito. Sarà un caso? Sarà forse perché Vietri, pur votando per Tamburrano, ha sostenuto un candidato consigliere a lui o ad altri non gradito?”.
Sono dure le accuse di Pietro Lospinuso il consigliere regionale di Forza Italia, che non risparmia accuse contro il Presidente della Provincia di Taranto. “Tamburrano –aggiunge- è uomo mediaticamente molto silenzioso: infatti, non ha ritenuto di replicare nemmeno ad Emiliano, quando lo ha accusato, per la grande trasversalità della sua elezione, di fare della politica squallida e dedita ‘all’inciucio’. In quell’occasione, per restituire all’istituzione provinciale la dignità che merita, avrebbe dovuto rimandare al mittente quelle accuse politicamente molto gravi. E, invece, nulla è stato detto. Così come non abbiamo avuto il piacere di sentirlo quando sempre Emiliano, in qualità di segretario regionale del Pd, chiedeva le dimissioni degli assessori provinciali del suo partito”
“Anche lì – continua Lospinuso – Tamburrano avrebbe avuto più di un argomento per smontare il candidato alla presidenza della Puglia del centrosinistra, chiedendogli, per esempio, uno scatto di coerenza: ormai è sotto gli occhi di tutti che le nomine provinciali abbiano creato un ‘consiglio di famiglia’ del Partito Democratico. Ma Tamburrano è rimasto in silenzio. Credo, infine, che termini come ‘indegno’ vadano soppesati con una buona dose di indispensabile maturità perché – conclude Lospinuso – è più indecoroso lasciare che si macchi l’onore di un’istituzione pubblica, non difendendola da improvvidi attacchi; che restare al proprio posto e pensare unicamente a vincere le prossime elezioni regionali”.
Regionali in Puglia, lo strappo di Schittulli
Nel frattempo, l ’emorragia in Forza Italia sembra non avere fine. I malumori si allargano. Nel pomeriggio Francesco Schittulli, il candidato (ormai “fittiano”) del centrodestra alla presidenza della Regione Puglia, ha diffuso una nota: “Rilevando che Forza Italia non ha ancora aderito alla mia ragionevole – impostazione, definita unicamente nell’interesse di tutti, la mia campagna elettorale continua con le forze politiche e i movimenti che invece l’hanno condivisa. Le polemiche romane non possono e non devono ripercuotersi sulla mia e nostra amata Puglia”.
Raffaele Fitto, da parte sua, aveva già annunciato che la sua intenzione è giungere a “un centrodestra unito all’interno del quale ciascuno può dare il proprio contributo. È inimmaginabile che chi esprime un pensiero diverso, possa essere escluso dalla vita di un partito o dalla vita di una coalizione“, ha dichiarato ieri Raffaele Fitto al Gr1-RAI.
Ma in serata è arrivata la replica distensiva di Luigi Vitali, il commissario regionale di Forza Italia in Puglia, “nominato” da Berlusconi: “Forza Italia è stato il primo partito a rispondere a Francesco Schittulli dando la propria disponibilità, da subito e senza condizioni, a sostenerlo fino alla vittoria finale. L’ho detto e ribadito in più comunicati stampa e interventi pubblicati e trasmessi da giornali, siti, radio e tv”.
“Ho assicurato – sottolinea Vitali – che a suo sostegno avremmo costituito una lista estremamente competitiva, e intendiamo proseguire su questa linea, senza tentennamenti, con Francesco Schittulli ed i nostri alleati“.