di Marco Ginanneschi
Standing ovation a ripetizione e tanti applausi dopo la quarta votazione a Camere congiunte per Sergio Mattarella , che ha supera il quorum, ricevendo 665 voti e diventa il dodicesimo presidente della Repubblica italiana. “Il pensiero va soprattutto e anzitutto alle difficoltà e alle speranze dei nostri concittadini. E’ sufficiente questo“, le sue prime parole da capo dello Stato (video). Ieri Matteo Renzi aveva auspicato “la più ampia convergenza” sul nome del giudice costituzionale ed ex ministro della Difesa e oggi su Twitter gli ha subito augurato “buon lavoro“.
Il neo presidente, si è limitato ad una breve dichiarazione dopo la proclamazione dei risultati: “Il pensiero – ha detto Mattarella – va soprattutto e anzitutto alle difficoltà e alle speranze dei nostri concittadini. È sufficiente questo“. Poi nel pomeriggio, a sorpresa, la significativa visita alle Fosse Ardeatine e il messaggio: “L’Europa sia unita contro chi vuole trascinarci in una nuova stagione di terrore“.
L’Italia ha quindi un nuovo capo dello Stato e presto la barriera presidenziale tornerà a sventolare sul torrino del Quirinale, assieme al tricolore e alla bandiera europea: il giuramento nell’aula di Montecitorio è fissato per martedì alle 10. Mattarella arriva sul Colle presidenziale portando con sè una lunga esperienza istituzionale: è stato parlamentare, più volte ministro della Repubblica ed anche giudice della Corte Costituzionale (per nomina parlamentare avvenuta nel 2011) carica che ha ricoperto sino ad oggi.
Immediato l’augurio di buon lavoro inviato via Twitter dal premier Matteo Renzi, “regista” della strategia che ha portato al Quirinale, Mattarella: “Buon lavoro, Presidente Mattarella! Viva l’Italia“. Numerosi gli esponenti di governo che senza aspettare l’esito definitivo dello spoglio hanno fatto altrettanto.
Il presidente del Senato, Pietro Grasso, ed attuale capo dello Stato reggente dopo le dimissioni di Giorgio Napolitano, si è affidato al social network Facebook: “Una grandissima gioia e il piccolo rammarico di non aver potuto aggiungere il mio voto alle 665 schede sulle quali è stato scritto il suo nome“.
Auguri e felicitazioni sono arrivate a Mattarella, da diversi leader internazionali, da Barack Obama a François Hollande, ed anche da Papa Francesco. “Mi è gradito rivolgerle – ha scritto il Papa a Mattarella – deferenti espressioni augurali per la sua elezione alla suprema magistratura dello Stato italiano e, mentre auspico che ella possa esercitare il suo alto compito specialmente al servizio dell’unità e della concordia del Paese, invoco sulla sua persona la costante assistenza divina per una illuminata azione di promozione del bene comune nel solco degli autentici valori umani e spirituali del popolo italiano. Con questi voti – ha concluse Papa Francesco rivolgendosi al neo Presidente – invio a lei e all’intera Nazione la benedizione apostolica”.
Qualche minuto prima del Papa, appena il nome di Mattarella ha superato il quorum dei 505 voti necessari per l’elezione, è arrivato dalla presidenza della Conferenza episcopale italiana il messaggio di auguri per il neo presidente della Repubblica. “L’elezione del Capo dello Stato – scrive la Cei – rappresenta uno dei momenti più importanti della vita democratica, perché garantisce un riferimento di unità per il popolo e per la Nazione. Nel salutare rispettosamente e con viva soddisfazione l’elezione di Sergio Mattarella, nel quale il parlamento ha riscontrato le necessarie caratteristiche di ‘dignità riconosciuta e operosità provata’, – proseguono i vescovi italiani – esprimiamo l’augurio che il suo alto servizio aiuti efficacemente il Paese a ritrovare la via di uno sviluppo integrale, assicurando per questo la preghiera della Chiesa che è in Italia”.
“Possa il nuovo presidente della Repubblica italiana – è stato l’auspicio dei presuli della Penisola – sostenere la fiducia e le attese di quanti ogni giorno si impegnano per una società più giusta e più umana. Confermiamo – conclude il suo messaggio la Cei – la più leale collaborazione per la promozione dell’uomo e per il bene del Paese”.
Il premier Renzi è tornato successivamente a commentare in serata l’elezione di Mattarella , intervistato dal Tg1: “Non abbiamo eletto un nostro supporter, un nostro tifoso. Abbiamo eletto l’arbitro per questa grande storia che è la storia italiana“. Martedì alle 10 il giuramento nell’aula di Montecitorio.