di Valentina Taranto
Matteo Renzi aveva inaugurato il semestre di presidenza italiana dell’ Unione Europea con la citazione della generazione Telemaco; mentre a Strasburgo ha chiuso con l’Ulisse di Dante e il suo “fatti non foste a viver come bruti“.
Chi gliele suggeriva? A rivelarlo è stato il settimanale Panorama nel numero in edicola da ieri mercoledì 14 gennaio, che ha reso noto che fino a poco tempo Renzi fa si è servito di una ghost-writer. Il suo nome Andrea Marcolongo, 28enne nata a Milano, una donna, grecista ed allieva della Scuola Holden di Alessandro Baricco.
Delusa e non pagata, qualche settimana fa, la Marcolongo (che lavorava per il presidente del Consiglio dal 2013) di si è congedata dal premier, inviandogli una mail di addio. “Non sono mai stata pagata, a parte una mensilità” ha dichiarato la donna a Panorama, anche se precisa che non è per i soldi che se n’è andata. “Eravamo tutti così. Viaggi a Roma e lavori mai pagati, so di persone che si sono indebitate e sono andate dallo psicologo perché distrutti dalle promesse“.
Nonostante tutto, però, aggiunge la ragazza “è stato un lavoro bellissimo, ero libera di scrivere tutto quello che volevo“.