di Alessia Di Bella
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha scaricato, in anteprima, il primo certificato digitale attraverso la nuova piattaforma “Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente” che sarà attiva e funzionante da domani lunedì 15 novembre in materia autonoma e gratuita, accedendo all’apposita piattaforma statale. Lo ha reso noto noto il ministero per l’Innovazione tecnologica. Una vera rivoluzione digitale che oltre a semplificare la vita dei cittadini, permetterà anche alle amministrazioni pubbliche di avere un punto di riferimento unico per i dati e le informazioni anagrafiche. Come recita la schermata iniziale, sono entrati nel sistema Anpr 7810 comuni per un totale di 66.586.049 cittadini italiani.
Per poter scaricare gratuitamente in formato digitale 14 certificati anagrafici bisognerà avere lo Spid o la Cie cioè la carta d’identità elettronica. Non sarà più necessario recarsi allo sportello per ottenere i seguenti documenti:certificato Anagrafico di nascita; certificato Anagrafico di matrimonio e di Cittadinanza; certificato di Esistenza in vita, certificato di Residenza, certificato di Residenza Aire e certificato di Stato civile; certificato di Stato di famiglia; certificato di Residenza in convivenza; certificato di Stato di famiglia Aire; certificato di Stato di famiglia con rapporti di parentela; certificato di Stato Libero; certificato Anagrafico di Unione Civile; certificato di Contratto di Convivenza.
Il servizio consentirà la visione dell’anteprima del documento per verificare la correttezza dei dati e la possibilità di poterlo scaricare in formato.pdf o di riceverlo a mezzo posta elettronica.
Una innovazione che costituisce un risparmio per i cittadini. Per i certificati digitali non si dovrà infatti pagare il bollo e saranno quindi gratuiti (e disponibili in modalità multilingua per i comuni con plurilinguismo). Potranno essere rilasciati anche in forma contestuale (ad esempio cittadinanza, esistenza in vita e residenza potranno essere richiesti in un unico certificato).
Esulta Vittorio Colao ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale nel commentare il lancio del servizio dell’Anagrafe online: “Da domani tutti i cittadini e le cittadine italiani potranno scaricare i certificati anagrafici online risparmiando tempo e con grande facilità. È la prima di una serie di innovazioni tecnologiche che la pubblica amministrazione implementerà per migliorare la vita di tutti”. Gli fa eco Luciana Lamorgese, ministro dell’Interno: “Il rilascio dei certificati anagrafici online e gratuiti rappresenta un’altra importante innovazione a vantaggio dei cittadini che, direttamente dalla propria postazione, potranno richiedere documenti ed ottenerli immediatamente”. Il ministro poi aggiunge: “Questo va a incidere sulla mobilità delle nostre città e consentirà di alleggerire l’impegno delle amministrazioni comunali. Io garantisco che il ministero e tutti gli attori istituzionali si impegneranno sempre di più perché sia facilitato il rapporto tra pubblica amministrazione e cittadini“.
Passaggio 1: i nostri dati
Una volta dentro dopo aver acconsentito al passaggio dei dati al fornitore del servizio (in questo caso si tratta del solo codice fiscale) si arriva nella propria “Scrivania” proposta dalla piattaforma. A questo è possibile inserire i propri recapiti, nel “Profilo utente“, accedendo all’area per la richiesta dei certificati, o poter inserire una richiesta per la “Rettifica dei dati” in presenza di eventuali errori di trascrizione o altro in caso di inesattezze.
Passaggio 2: accedere ai certificati
All’interno dello spazio per la richiesta dei certificati da lunedì 15 sarà possibile con gli stessi passaggi accedere ai certificati anagrafici, sia propri sia di quelli degli appartenenti al nucleo famigliare. Lo scaricamento del certificato è “componibile”, cioè è possibile inserire i dati di più certificati in un unico documento digitale.
Passaggio 3: eventuali rettifiche
Il servizio di richiesta di rettifica dati consente di richiedere al proprio Comune di residenza la rettifica di eventuali errori materiali o di trascrizione verificati sui propri dati anagrafici. Come sottolineato sul sito, questa sezione NON è dedicata a richieste di cambio di residenza oppure alla modifica dei propri dati anagrafici. Queste attività vanno ancora svolte allo sportello.
Passaggio 4: comunicare con l’Anagrafe
Per ultimo è possibile inserire i propri recapiti, cioè email e telefono (cellulare e fisso), per ricevere notifiche automatiche circa le richieste inviate al Comune. Una volta inserita la mail riceveremo nella nostra casella di posta una mail di conferma con un link da seguire per validare il tutto.