MENU
5 Gennaio 2025 09:34

ECCO COSA CAMBIA PER I CONTI CORRENTI IN “ROSSO” DAL 2021

Gli addebiti automatici non saranno più consentiti se i clienti non avranno sufficienti disponibilità liquide. C’è il rischio di un blocco dei pagamenti di utenze, stipendi, contributi previdenziali

di REDAZIONE ECONOMIA

Problemi in vista per imprese e famiglie titolari di conti correnti. Dal prossimo gennaio cambiano le regole per la gestione dei conti ‘in rosso‘: se i clienti non avranno sufficienti disponibilità liquide sui loro depositi bancari gli addebiti automatici non saranno più consentiti . Di conseguenza nasce il rischio di un improvviso stop ai pagamenti di utenze, stipendi, contributi previdenziali, rate di finanziamenti.

Il Centro studi di Unimpresa in un documento in via di pubblicazione lancia l’allarme, spiegando le conseguenze dell’entrata in vigore delle nuove norme dettate dall’Eba, l’autorità bancaria europea, che, tra l’altro, impongono alle banche, in caso di tre mesi di mancati pagamenti da soli 100 euro, di segnalare il cliente alla Centrale Rischi e di classificare tutta la sua esposizione come “crediti malati”.

Secondo il vicepresidente di Unimpresa, Salvo PolitinoIl nuovo quadro regolatorio, che non è stato sufficientemente spiegato dalle banche, è preoccupante. Non saranno più possibili nemmeno piccoli sconfinamenti e questo vuol dire, per molti artigianicommerciantipiccoli imprenditori e anche per molte famiglie, non poter più usufruire di quelle piccole forme di flessibilità che, specie in questa fase così critica a causa degli effetti economici della pandemia Covid, sono fondamentali per far fronte ai pagamenti di utenze o altri adempimenti, come gli stipendi e i contributi previdenziali, le rate di finanziamenti e mutui”.     

Secondo Politino in concreto esiste il rischio “di una fortissima stretta al credito, conseguenza inevitabile delle segnalazioni alla centrale rischi e della riclassificazione degli affidamenti della clientela in caso di piccoli arretrati”. Il Centro studi di Unimpresa spiega che dal 1 gennaio 2021 chi ha il conto corrente ‘scoperto‘ corre il rischio di risultare immediatamente ‘moroso‘ nei confronti di vari soggetti, dalle finanziarie all’Inps, dai dipendenti alle aziende cosiddette utility (energia, gas, acqua, telefono). Ma non soltanto: le stesse nuove norme dell’Eba stabiliscono che per un mancato pagamento superiore a 100 euro, protratto per tre mesi, il cliente venga classificato come “cattivo pagatore“, tutta la sua esposizione verso la banca sia classificata come “non performing loan” con conseguente invio della segnalazione alla centrale rischi.

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

Apple patteggia: 95 milioni di dollari per chiudere la causa di violazione privacy. "Siri ascoltava le conversazioni senza permesso".
2025. In arrivo bollette luce e gas, con rincari per le famiglie
Poste Italiane leader assicurativo secondo gli indici Down Jones
Moda di lusso: può il lusso riconquistare il fascino perduto?
Bonifici istantanei, commissioni più basse. Arrivano le nuove regole, ecco cosa cambia
Sciopero generale, venerdì mezzi fermi 4 ore per la precettazione
Cerca
Archivi
L'Eni avvia il sistema di super calcolo HPC6, il quinto al mondo nella classifica TOP500
Sardegna, dichiarata decaduta la governatrice Todde. "Impugnerò l'atto, vado avanti"
F1, per Hamilton primo giorno da pilota alla Ferrari
Contrasto dei crimini informatici. L’impegno della Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica nel report 2024
ll Consiglio di Stato dà ragione alla Ladisa. Gestirà le mense scolastiche di Bari per i prossimi quattro anni

Cerca nel sito