Sei dei 13 ‘impresentabili’ che figurano nelle liste per le elezioni regionali sono pugliesi. Ed i loro li elencano i parlamentari della Commissione Nazionale Antimafia. Toccherà alla presidente Rosy Bindi, esporre al pubblico ludibrio, martedì della prossima settimana, gente che comunque non può più essere espulsa dalle squadre elettorali. decco chi sono i primi nomi “filtrati”. I lavori sarebbero stati complicati, come riferisce Peppe De Cristofaro senatore di Sel , dalla lentezza con cui sono stati trasmessi i dati dalle prefettura campane e dalla loro incompletezza.
Giovanni Copertino attuale candidato nella lista di Forza Italia a Bari, a sostegno di Adriana Poli Bortone. È tra gli impresentabili, secondo la commissione presieduta da Rosy Bindi. Copertino è stato coinvolto nel processo in cui è imputato anche Fitto: è accusato di “corruzione“, “truffa” e “falso” nell’ambito del maxi processo La Fiorita, sulle gare d’appalto in ambito sanitario. E stato amministratore locale, democristiano di lunghissimo corso, sindaco di Monopoli la sua città, e presidente della Giunta regionale negli anni Novanta e poi assessore nella giunta presieduta da Raffaele Fitto.
Fabio Ladisa, esponente di Realtà Italia, il movimento centrista fondato da Giacomo Olivieri e schierato in queste elezioni regionali con il centrosinistra di Michele Emiliano, è stato consigliere comunale a Bari, ed attualmente risulta indagato per “truffa“, “estorsione” e “furto“. La denuncia a suo carico risale al 2011, quando Ladisa, imprenditore nel settore delle pulizie civili e industriali, nell’ambito della transazione seguita a un contenzioso con la società Euro Progea, è stato accusato di aver rubato degli assegni. Attualmente è candidato a Bari nella lista cui Realtà Italia ha dato vita con Udc e Moderati: “Popolari“.
Massimiliano Oggiano, consigliere comunale brindisino, ex An, ora capogruppo della “Puglia prima di tutto” a Brindisi, è candidato a Brindisi con la lista presentata da Raffaele Fitto, “Oltre” . Dovrebbe chiudere la campagna elettorale sul palco proprio con Fitto nel comizio di venerdì nella sua città. E’ stato accusato nel 2007 di “concorso esterno in associazione mafiosa” nell’ ambito di una inchiesta su “estorsione” e “traffico internazionale di stupefacenti“. La procura antimafia lo considerava fiancheggiatore di un clan della Sacra Corona Unita. E’ stato assolto dalle accuse a suo carico a luglio 2011, ma la Procura Antimafia ha fatto ricorso in appello.
Enzo Palmisano, medico ed ex consigliere comunale a Cisternino, attualmente candidato a Brindisi per il Movimento Schittulli , è stato coinvolto nel processo Farmatruffa su una presunta truffa ai danni del servizio sanitario nazionale. È stato assolto relativamente ai reati più gravi “(“associazione a delinquere“, “corruzione” e “truffa“).
LA “STRETTA” DELL’ANTIMAFIA
L’elenco si basa sul codice di autoregolamentazione per i partiti. L’antimafia ha quindi vagliato le candidature – specialmente quelle nelle Regioni sotto la lente d’osservazione – per “fare, per la prima volta, una fotografia preventiva dei candidati alle elezioni e metterla a disposizione degli elettori”, come dice il vicepresidente della Commissione, Claudio Fava, che aveva proposto l’iniziativa. “La politica dovrebbe arrivare prima della magistratura a selezionare la propria classe dirigente”, ha osservato la presidente della Commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi.