di REDAZIONE POLITICA
A seguito dell’entrata in vigore del Dpcm del 4 novembre 2020 e del Decreto varato il 18 dicembre 2020 è tornato il modulo di autocertificazione per gli spostamenti. Il modulo è quello emesso dal ministero dell’Interno a ottobre (ancora non c’è un modello nuovo) e dovrà essere consegnato al momento di un eventuale controllo.
Quando serve l’autocertificazione per spostarsi dentro il comune?
modello_autodichiarazione_editabile_ottobre_2020Per capire in quali circostanze è necessario munirsi di autocertificazione è opportuno prima di tutto fare riferimento alla divisione in tre zone dell’Italia in base a tre fasce di rischio stabilita con il decreto del 4 novembre. In ogni zona sono in vigore divieti diversi. In tutte, però, serve l’autocertificazione per spostarsi dopo il coprifuoco che scatta alle 22 e dura fino alle 5 del mattino (ma non a Capodanno, quando è esteso fino alle 7 del mattino).
In zona arancione il modulo serve solo per uscire dal proprio Comune, cosa possibile per comprovate esigenze lavorative, motivi di salute e urgenza. Nei giorni 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio, tutta l’Italia sarà in zona arancione. In questi giorni, il decreto Natale ha permesso anche lo spostamento libero dai comuni con popolazione non superiore a 5mila abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri.
Se il comune di destinazione è in un’altra regione, ma all’interno del raggio di 30 chilometri, lo spostamento è concesso. Non si può, invece, andare in un comune capoluogo di provincia, anche se ricade entro il raggio dei 30 km. Negli stessi giorni , è possibile anche muoversi all’interno della propria regione per andare a trovare amici o parenti: ma solo spostandosi in due (minori, disabili e persone non autosufficienti non rientrano nel computo), una sola volta al giorno. Le regole definitive sono qui.
Nelle regioni che si trovano in zona rossa, il modulo serve anche per muoversi durante la giornata all’interno del proprio comune (qui le cose che si possono e non si possono fare), oltre che per entrare e uscire dalla propria città e/o regione per «comprovate esigenze lavorative», per «motivi di salute» e per «altri motivi ammessi dalle vigenti normative» (che comprendono la necessità di accudire una persona non autosufficiente il ritorno alla propria residenza). Il decreto Natale ha introdotto una significativa novità per i giorni 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre 2020 e per i giorni 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio, quando tutta l’Italia sarà in «zona rossa»: sarà possibile ospitare fino a due persone non conviventi (nel computo non sono inclusi i minori di 14 anni).
Quando serve l’autocertificazione per spostarsi da una regione all’altra?
Dal 21 dicembre al 6 gennaio cosa succede? L’Italia va in fascia rossa in tutti i giorni festivi e prefestivi (24, 25, 26, 27 e 31 dicembre 2020, e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio), in arancione negli altri (28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio). Rimangono in fascia gialla soltanto il 21, il 22 e il 23 dicembre ma con il divieto di uscire dalla propria Regione. Secondo il Dpcm del 3 dicembre, in questo periodo «è comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione»: questo significa che chi si trova in una regione diversa da quella dove abita, dove è domiciliato o dove vive la sua famiglia può farvi ritorno anche in questo periodo, dotandosi di autocertificazione. Dal 24 dicembre al 6 gennaio 2021 è consentito lo spostamento nelle seconde case purché si trovino all’interno della Regione di residenza. Per chi va all’estero tra il 21 dicembre e il 15 gennaio c’è l’obbligo, al rientro in Italia, di rimanere in quarantena per 14 giorni.