Doppietta italiana bipartisan alle spalle di Roberta Metsola. Pina Picierno del Pd e Antonella Sberna di Fdi sono state elette nel pomeriggio tra i vicepresidenti dell’Aula, in quota a Socialisti e Conservatori. Per la “dem” casertana che ha ottenuto 405 voti al primo turno si tratta di un ritorno nell’ufficio di presidenza dell’Europarlamento, dov’era già stata tra gennaio 2022 e l’aprile scorso; per l’esponente di FdI, invece si tratta di un debutto. Inizialmente eurodeputata, originaria di Viterbo, la Sberna vanta solidi legami in FdI essendo amica di Arianna Meloni e moglie di Daniele Sabatini capogruppo di FdI alla Regione Lazio, ha guidato una netta affermazione del partito nella Tuscia alle scorse europee.
In passato assessora a servizi sociali, famiglia e politiche europee del Comune di Viterbo, e prima degli eletti in consiglio comunale, non è nuova alle dinamiche europee: infatti all’ inizio Anni Duemila, aveva lavorato con il Ppe proprio all’Europarlamento. La sua elezione arrivando al secondo scrutinio con 314 voti, insieme al collega lettone dell’Ecr Roberts Zile (490); a conferma del cordone sanitario eretto da popolari, socialisti e liberali contro le destre radicali per sbarrare la crescita dei “Patrioti” e “Sovranisti“, ma non anche ai “Conservatori“, con cui resta aperto un dialogo sulle singole questioni.
Gli incarichi
Dei 14 vicepresidenti, l’S&D ne ha ottenuti 5, il Ppe 3, Renew e Ecr 2, e Verdi e The Left rispettivamente uno a testa. Niente da fare per i “patrioti” in corsa, tra cui Fabrice Leggeri l’ex capo di Frontex, e sovranisti: “Uno sfregio alla democrazia”, protesta e critica la Lega. Tra vecchi e nuovi volti, si definiscono intanto gli ultimi dettagli sui componenti della trentina di commissioni parlamentari, le cui cariche interne saranno messe al voto martedì prossimo a Bruxelles. La composizione di ciascun organo dovrà essere approvata oggi dalla plenaria: le più presidiate, con 90 membri ciascuna, saranno anche le più influenti: Industria (Itre) e Ambiente (Envi). Il Pd, primo nella famiglia socialista, ha reclamato per sé il timone della Envi, cedendo ai francesi quello della commissione Affari economici (rappresentata negli ultimi 10 anni con Roberto Gualtieri prima ed Irene Tinagli in seguito), ma è derby per la presidenza tra due esponenti di stretta fiducia della segretaria del PD Elly Schlein come Annalisa Corrado e Camilla Laureti ed Alessandra Moretti considerata una “veterana” dell’ Ambiente .
Le nomine
Senza concorrenza interna la corsa di Antonio Decaro per la Commissione Affari regionali, ma solo per il primo biennio e mezzo a cui farà seguito la staffetta con un eurodeputato rumeno. Freschi di ingresso tra i ranghi della sinistra di The Left che sono la seconda più corposa pattuglia, i Cinque Stelle potrebbero ottenere per Pasquale Tridico la presidenza della sotto-commissione Fisc, che si occupa di questioni tributarie. Nella spartizione interna al Ppe, Forza Italia dovrebbe rimanere invece fuori dai giochi, ma un eventuale ripescaggio potrebbe ancora mantenere Salvatore De Meo alla guida della commissione Affari costituzionali. Gli europarlamentari italiani hanno ricavato posti al sole anche nelle linee di comando dei singoli gruppi: il meloniano Nicola Procaccini è co-presidente di Ecr; ruoli da numero due per gli esponenti degli altri partiti, con la dem Laureti vicaria tra i socialisti, Massimiliano Salini di Forza Italia vice nel Ppe, Ignazio Marino tra i verdi e Roberto Vannacci tra i patrioti nonostante i forti malumori degli eurodeputati di riferimento della Lepen.
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