Si sono svolte nei giorni scorsi le lezioni per il rinnovo del Consiglio dell’ Ordine degli Avvocati di Taranto, dopo che il Consiglio Nazionale Forense, il Ministero di Giustizia ed il Tar avevano sconfessato le operazioni elettorali della precedente commissione elettorale imbarazzante all’interno della quale vi erano conflitti d’interesse insanabili, ed operazioni procedurali che hanno persino costretto la dr.ssa Pontassuglia procuratore capo ed il pm Sansobrino Procura della Repubblica di Taranto ad aprire un fascicolo d’indagine sulle operazioni elettorali che avrebbero falsato la proclamazione degli eletti .
Dopo l’insediamento del commissario dr. Francesco Logreco nominato dal Ministero di Giustizia su indicazione del Cnf, attualmente presidente del COA di Trani ed ex-vicepresidente del CNF, che finalmente nei giorni scorsi ha riportato la legalità consentendo il regolare svolgimento delle elezioni, che ancora una volta hanno visto prevalere come primo degli eletti l’ avv. Vincenzo Di Maggio. Al secondo posto l’ avv. Egidio Albanese, ed al terzo posto l’ avv. Paola Donvito tutti candidati nella stessa lista “Le Voci del Foro-Di Maggio presidente“. Soltanto quarto l’ avv. Giovanni Gigliola, candidato perdente ancora una volta alla Presidenza del COA di Taranto e soltanto ultima dei 21 eletti l’avv. Mirella Casiello che adesso dovrà lasciare la presidenza della Fondazione Scuola Forense Taranto. In minoranza con l’ avv. Cigliola saranno gli 8 consiglieri Fabrizio Todaro, Francesco Derrico, Carlo Raffo, Emanuele Altamura, Daniele Sacco, Francesca Fischietti e Maria Casiello.
Dopo due commissariamenti disposti dal Ministero su richiesta del CNF, l’Ordine degli avvocati della provincia di Taranto tornerà ad essere amministrato da un organismo eletto demopcraticamente dai suoi iscritti. A guidarlo, dopo l’insignatura ufficiale che riceverà nei prossimi giorni dal nuovo Consiglio, sarà l’avvocato Vincenzo Di Maggio (il più suffragato) sulla base dei suoi 667 voti ottenuti. Lo affiancheranno 11 consiglieri della sua lista che sono: Egidio Albanese, Paola Antonia Donvito, Rosario Orlando, Adriano De Franco, Stefania Di Stefano, Donato Antonio Muschio Schiavone, Giuseppe Macrì, Eleonora Coletta, Silvia Conte, Raffaele Ponzio, Sebastiano Comegna e Nestore Thiery.
Questi i risultati dopo lo scrutinio elettronico elettorale:
Consiglieri Eletti
1)Di Maggio Vincenzo(667 voti)
2) Albanese Egidio(597 voti)
3) Donvito Paola Antonia(595 voti)
4) Cigliola Glovanni(576 voti)
5) Orlando Rosario(521 voti)
6) Todaro Fabrizio (500 voti)
7) De Franco Adriano(468 voti )
8) D’Enrico Francesco(468 voti)
9) Raffo Carlo (450 voti)
10) Di Stefano Stefania (439 voti)
11) Altamura Emanuele (434 voti)
12) Muschio Schiavone Donato Antonio (430 voti)
13) Sacco Daniele (430 voti)
14) Macri Gluseppe(428 voti)
15) Thlery Nestore (423 voti)
16) Fischietti Francesca (423 voti)
17) Coletta Eleonora (404 voti)
18) Conte Silvia (387 voti)
19) Di Ponzio Raffaele (384 voti)
20) Comegna Sebastiano (381 voti)
21) Casiello Maria (378 voti)
(13 eletti lista Di Maggio, 8 eletti Lista Cigliola)
Candidati NON eletti
22) Perrone Paola (328 voti)
23) Albano Giovanni (327 voti)
24) Di Fonzo Salvatore (217 voti)
25) Fanello Angelo (285 voti)
26) Cazzato Stetania (279 voti)
27) Romano Cosimo (275 voti)
28) Cantoro Stetania (274 voti)
29) Brunetti Luigia (258 voti)
30) Liuzzi Giovanna (251 voti)
31) Errol Nicoletta(243 voti)
32) Simeone Giuseppe (227voti )
33) Basile Nicola (218 voti)
34) Sidella Giuseppe (177 voti)
35) Morelli Pierluigi (90 voti)
36) Sampietro Valentina (84 voti)
Nei prossimi giorni si insedierà il nuovo consiglio per decidere le nuove cariche (le cariche da assegnare sono quelle di vicepresidente, segretario, tesoriere e la guida della scuola forense) e più di qualcuno dovrà abbandonare la propria “poltrona” fraudolentemente conquistata. Felice del risultato elettorale il neopresidente Di Maggio che ha lanciato delle frecciate a chi lo ha preceduto illegittimamente. “Gli avvocati ionici hanno saputo scegliere tra la legalità e l’illegalità, ora rientriamo a pieno titolo negli Ordini che lavorano per gli interessi dei propri iscritti e mi auguro che questi tre anni siano all’impronta del dare risposta ai problemi dell’avvocatura ionica con i fatti e non con le chiacchiere” ha detto Di Maggio