I seggi si sono chiusi in tutto il Paese alle 20 ed il popolo francesi ha scelto: Emmanuel Macron , secondo gli exit poll del ballottaggio per le elezioni presidenziali 2022 è stato rieletto presidente battendo per la seconda volta Marine Le Pen. Gli exit poll hanno confermato che si è trattato di un duello più difficile per Macron rispetto al 2017 quando lo scarto (66-34) tra i due stessi candidati era stato di ben 32 punti.
La forbice dei primi exit poll si colloca tra il 57,6 e il 58,2% per il presidente Macron e tra il 41,8 e il 42,2% per Marine Le Pen. Il tasso di astensione è il più alto dal 1969, tra il 27,8 e il 29,8%. Al Campo di Marte, ai piedi della Torre Eiffel, il primo exit poll che vede Macron vincitore è stato accolto dai fan del presidente-candidato con una esplosione di gioia. “On a gagnè, on a gagnè!”, scandiscono i sostenitori sventolando centinaia di bandiere francesi e europee.
La sfidante sconfitta Marine Le Pen ha parlato ai suoi sostenitori poco dopo la chiusura delle urne: “Un vento di libertà poteva arrivare, ma accetto l’esito delle urne. Nonostante due settimane di metodi brutali e violenti, nostre idee condivise da molti francesi. Con oltre il 43% dei voti, il risultato è per lui stesso una vittoria eclatante”. E ha confermato che non ha intenzione di ritirarsi (“Continuerò il mio impegno per la Francia e i francesi”) e lancia la sfida a Macron in vista delle legislative, che in Francia non si tengono insieme alle presidenziali ma sono attese per le prossime settimane.
L’ambasciata americana in Francia ha messo in guardia da eventuali “rischi di terrorismo e di disordini“, ma anche di eventuali “manifestazioni violente”, a partire dalle 20 di questa sera, una volta reso noto il risultato delle elezioni presidenziali. “Manifestazioni spontanee nelle grandi città francesi dopo le ore 20 potrebbero diventare violente” si legge in una nota. L’ambasciata ha quindi invitato i suoi concittadini a evitare i luoghi delle manifestazioni. Tra quelle segnalate quella a Lione e quella prevista nella piazza della stazione a Strasburgo.
La polizia in tenuta antisommossa ha cercato di disperdere una folla che si era radunata e protestava dopo la vittoria del presidente Emmanuel Macron, che ha battuto la leader di estrema destra Marine Le Pen, manifestando nel centro di Parigi nel quartiere di Châtelet costringendo la polizia francese a dover lanciare lacrimogeni per disperderli ed evitare il peggio .
Con la Tour Eiffel maestosa sullo sfondo, Emmanuel Macron è arrivato quando è ormai buio, una lunga passeggiata fino al palco. Una marcia trionfale, come cinque anni fa nel cortile del Louvre sulle note dell’Inno alla gioia di Beethoven, l’inno europeo: ma stavolta, sul Champ de Mars, tra bandiere che sventolano e cori dei fan, non è più solo. Lo attendevano migliaia di suoi sostenitori per celebrare la rielezione. Insieme a lui, i principali consiglieri, la première dame, Brigitte Macron, e alcuni nipoti, mentre risuonava l’Inno alla gioia di Beethoven, l’inno dell’Europa unita.
Emmanuel Macron ha tenuto prima delle dieci un breve discorso di vittoria a Champ de Mars, e reso omaggio all’inizio del suo discorso davanti ai militanti riuniti sotto la Tour Eiffel, a chi lo ha “votato non perché condivide le mie idee – ha detto – ma per sbarrare la strada all’estrema destra. Sarò debitore per questo voto nei prossimi anni“. “Dovremo rispondere alla rabbia del Paese”, ha detto ancora Macron. “Non sono più il candidato di un campo ma il presidente di tutti e tutte“.
“Abbiamo tanto da fare e la guerra in Ucraina è qui per ricordarci che stiamo attraversando dei tempi tragici in cui la Francia deve portare la sua voce e la chiarezza delle sue scelte e costruire la sua forza in tutti gli ambiti e lo faremo” ed aggiunto “La rabbia e i disaccordi che hanno spinto molti dei nostri connazionali a votare per l’estrema destra ci obbligano a trovare una risposta. Sarà la nostra responsabilità e il nostro progetto. Dobbiamo rispondere efficacemente alla rabbia che è stata espressa”.
La biografia di Macron
Nato il 21 dicembre 1977 a Amiens, Macron ha studiato nel più celebre liceo di Francia, l’Henri IV, poi si è iscritto a Sciences Po e ha ottenuto un diploma di filosofia politica all’università di Nanterre. Nel 2002 è entrato all’Ena, l’alta scuola dell’amministrazione pubblica francese. Decisivo, nel 2007, il suo incontro con Jacques Attali, l’economista ex consigliere di François Mitterrand. È stato proprio Attali a presentare Macron — che nel frattempo aveva iniziato a lavorare come banchiere d’affari presso Rothschild — a François Hollande, un incontro destinato a cambiare la vita del giovane di Amiens. Hollande una volta eletto nel 2012, lo chiama tra i suoi consiglieri all’Eliseo e, tre anni dopo, lo sceglie come ministro dell’Economia. Nel 2016, lascia il governo e fonda il suo movimento, En Marche!. Il 7 maggio 2017 vince l’elezione presidenziale con il 66,10% dei voti davanti a Marine Le Pen, dopo un memorabile duello televisivo nel quale surclassa la rivale per competenza e sicurezza di sé.
Le reazioni e congratulazioni
Uno dei primi commenti, dopo i primi exit poll, è stato quello del premier Mario Draghi: «La vittoria da parte di Emmanuel Macron nelle elezioni presidenziali francesi è una splendida notizia per tutta l’Europa. Italia e Francia sono impegnate fianco a fianco, insieme a tutti gli altri partner, per la costruzione di un’Unione Europea più forte, più coesa, più giusta, capace di essere protagonista nel superare le grandi sfide dei nostri tempi, a partire dalla guerra in Ucraina.Al Presidente Macron vanno le più sentite congratulazioni del Governo italiano e mie personali».
«Un caloroso ”bravo” caro Emmanuel Macron. In questo periodo tormentato abbiamo bisogno di un’ Europa solida e di una Francia impegnata nella maniera più assoluta per una Ue più sovrana e più strategica. Possiamo contare sulla Francia per altri 5 anni», twitta il presidente del Consiglio Ue Charles Michel.
“Caro Emmanuel Macron, le mie felicitazioni per la tua elezione alla presidenza della Repubblica. Non vedo l’ora di continuare la nostra eccellente cooperazione. Insieme porteremo avanti la Francia e l’Europa” scrive in un tweet la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.
“La rielezione di Emmanuel Macron è straordinaria. La Francia ha scelto l’Europa. Un colpo al sovranismo. E ora il rilancio del progetto europeo”. commenta con un tweet il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni.
Dopo l’incertezza di Giuseppe Conte dei giorni scorsi, ora arrivano i complimenti di facciata del presidente M5S : «Congratulazioni e buon lavoro», scrive su Twitter. E precisa: «Le sfide sono molteplici ed è importante che non abbia vinto una destra di ispirazione xenofoba, che specula sui problemi senza essere capace di offrire soluzioni adeguate». Perchè complimenti di facciata ? Solo alcuni giorni fa c’è stato un siparietto tra Conte e Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7. «Chi sceglierebbe tra Macron e Le Pen se fosse leader di un partito francese?». La Gruber attende l’ennesimo endorsement per il presidente uscente, ma l’ex premier era evasivo ed ambiguo : «Non partecipo alle elezioni francesi… Siamo distanti da Le Pen, ma i temi che pone vanno affrontati». La Gruber gli replicava «Mi scusi, ma lei è totalmente ambiguo». E questa volta ha ragione.