di Valentina Rito
ROMA – Nel pomeriggio di ieri si sono insediati in Puglia i 4.026 seggi dove oggi, dalle ore 7 alle 23, voteranno circa tre milioni e 300mila elettori (22.174 per la prima volta) per scegliere i propri rappresentanti in Parlamento. Le prefetture comunicheranno l’affluenza alle urne in tre momenti: alle 12, alle 19, e alle 23,30 quando si avrà l’affluenza definitiva dei votanti alla Camera e al Senato. Nei collegi uninominali è eletto il candidato che ha ricevuto più voti. In caso di parità, vince il più giovane. Con l’eccezione, per il Senato, dei collegi di Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige nei quali è eletto il candidato più anziano.
Lo spoglio, invece, partirà dal Senato e poi si passerà alla Camera dei deputati. Qualche preoccupazione tra gli addetti ai seggi si registrano anche in Puglia per la novità del tagliando anti-frode, presente sulla scheda, il cui codice alfanumerico dovrà essere annotato accanto al nome dell’elettore e poi, prima che la scheda sia imbucata nell’urna da un membro del seggio, dovrà essere verificato e staccato.
Come votare – La nuova legge elettorale prevede un sistema misto: il 36% dei seggi vengono attribuiti col maggioritario (collegi uninominali) ed il 64% col proporzionale (collegi plurinominali e circoscrizione Estero). Alla Camera dei Deputati sono assegnati 232 seggi “maggioritari” e 386 “proporzionali“; al Senato della Repubblica 116 seggi “maggioritari” e 193“proporzionali”. 18 sono gli eletti nella circoscrizione Estero. Per l’elezione della Camera la scheda è rosa, possono votare i cittadini che alla data di domenica 4 marzo hanno compiuto diciotto anni; per l’elezione del Senato della Repubblica la scheda è gialla e possono votare i cittadini che alla data di domenica 4 marzo hanno compiuto il venticinquesimo anno di età.
Ogni scheda è dotata di un apposito tagliando rimovibile, “tagliando antifrode”, dotato di un codice progressivo alfanumerico, che sarà annotato al momento dell’identificazione dell’elettore. Espresso il voto l’elettore consegna la scheda al presidente del seggio. E’ il presidente che stacca il “tagliando antifrode” e, solo dopo aver verificato la corrispondenza del numero del codice con quello annotato al momento della consegna della scheda, la inserisce nell’urna.
Ciascuna scheda – in un rettangolo – ha il nome e il cognome del candidato nel collegio uninominale. Nel rettangolo o nei rettangoli sottostanti, sono riportati il simbolo della lista o delle liste, collegate al candidato uninominale, con a fianco i nomi e i cognomi dei candidati (da un minimo di 2 a un massimo di 4) nel collegio plurinominale, secondo il rispettivo ordine di presentazione. L’elettore potrà votare apponendo un segno sulla lista prescelta e il voto si estenderà anche al candidato uninominale collegato; oppure potrà apporre un segno su un candidato uninominale e il voto si estenderà alla lista o alle liste collegate in misura proporzionale ai voti ottenuti nel collegio da ogni singola lista.
Il voto è valido anche se si appone il segno sia sul candidato uninominale che sulla lista o su una delle liste collegate; non è possibile il voto disgiunto, cioè votare un candidato uninominale e una lista collegata a un altro candidato uninominale. E’ vietato scrivere sulla scheda il nominativo dei candidati e qualsiasi altra indicazione.
Vietato il voto disgiunto L’elettore potrà votare apponendo un segno sulla lista prescelta ed il voto si estenderà anche al candidato uninominale collegato; oppure potrà apporre un segno su un candidato uninominale ed il voto si estenderà alla lista o alle liste collegate in misura proporzionale ai voti ottenuti nel collegio da ogni singola lista. Il voto è valido anche se si appone il segno sia sul candidato uninominale che sulla lista o una delle liste collegate. Occhio invece al voto disgiunto, che non è ammesso: non sarà cioè possibile votare un candidato uninominale ed una lista collegata ad un altro candidato uninominale, pena l’annullamento della scheda.