Sin dalla prima proiezione del Consorzio Opinio Italia per la Rai, con copertura del campione del 6% sulle elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia, il governatore uscente Massimiliano Fedriga, candidato presidente della coalizione del centrodestra, era avanti con il 64,25 . Lo sfidante, Massimo Moretuzzo, consigliere regionale uscente e segretario del Patto per l’autonomia, appoggiato da centrosinistra e M5S, è al 28,2%. Giorgia Tripoli (‘Insieme Liberi‘) è al 4,9%. Quest’ultima supera, secondo questa prima proiezione, il candidato del Terzo Polo Alessandro Maran al 2,7%.
Alle 15 di oggi, quando quasi tutte le sezioni sono state rilevate (1331 su 1360), alle elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia aveva votato il 45% degli aventi diritto. È quanto emerge dai dati parziali diffusi dalla Regione Fvg. L’affluenza è in calo rispetto a cinque anni fa: alla precedente tornata elettorale, alla chiusura delle urne aveva votato il 49,65% degli aventi diritto. Allora si votava in un’unica giornata. Alle 23 di ieri, secondo i dati definitivi, si è recato alle urne il 35,20%.
La seconda proiezione diffusa dalla Tgr Rai del Friuli Venezia Giulia, basata sul 14% dei voti reali scrutinati, dà in salita Massimiliano Fedriga con il centrodestra, riconfermato con il 64,9%. Scende invece al 27,9% il candidato del centrosinistra unitario Massimiliano Moretuzzo. Confermato il 4,9% di Giorgia Tripoli, candidata no-vax e no-green pass, mentre scende ulteriormente, secondo la proiezione, Alessandro Maran del Terzo polo, dato al 2,3%.
Fedriga, candidato del centrodestra, è stato confermato come presidente della regione Friuli Venezia Giulia. Quando rimangono da scrutinare 274 sezioni friulane su 1360, il vantaggio di Fedriga al 63,99% è incolmabile. Seguono Moretuzzo (centrosinistra-M5S) 28,62%, Tripoli (Insieme liberi) 4,68%, Maran (Azione-Iv-Più Europa) 2,71%.
Il nuovo Consiglio regionale sarà composto da 48 consiglieri, di cui due sono il presidente della Regione e il primo sfidante non eletto. Gli altri 46 seggi sono attribuiti alle liste a livello regionale e poi distribuiti, secondo un metodo proporzionale, tra i candidati consiglieri nelle cinque circoscrizioni in cui è suddiviso il territorio regionale: Trieste 9 consiglieri, Gorizia 5, Udine 17, Tolmezzo 3, Pordenone 12.
La sconfitta comincia già a bruciare e fa sentire tutto il suo peso. L’effetto Schlein già crolla a partire dal Friuli Venezia Giulia . Come avevamo abbondantemente annunciato e come anche gli analisti dei sondaggi avevano previsto, l’arrivo della Schlein al Nazareno non va a cambiare di tanto gli equilibri perché si assiste a un travaso di voti dal Movimento Cinque Stelle al Pd. Nulla di più. E il risultato delle regionali in Friuli Venezia Giulia che conferma lo strapotere del centrodestra con Fedriga che va oltre il 60 per cento certificando il fallimento di Pd e 5s. Ma soprattutto il fallimento di un fronte giallorosso che ha sostenuto Moretuzzo.
I consensi raccolti non superano quelli del centrosinistra e dei 5s alle ultime politiche in Friuli Venezia Giulia. Di fatto, per dirla quindi con parole di facile comprensione, dalle parti di Udine e dintorni non si è visto alcun “effetto-Schlein”. Ma c’è di più. Cosa fanno i “dem” ? Non potendo aggrapparsi all’affluenza, rimasta quasi ai livelli delle ultime regionali, giustificano la sconfitta scaricando il proprio candidato. Infatti come riporta il Corriere della Sera, dalle parti dei dem c’è scoramento e delusione e la frase che gira di più è una sola: “Paghiamo il fatto che il nostro candidato Maoretuzzo non era molto conosciuto“.
La peggiore delle giustificazioni, oltre che una grandissima mancanza di rispetto per un candidato scelto dal centrosinistra e che si è battuto contro Fedriga. Insomma la colpa della sconfitta, secondo le indiscrezioni che filtrano da ambienti di centrosinistra sarebbe di Moretuzzo e non certo di quella cosidetta “classe dirigente” che da tempo non è più in grado di raccogliere consenso dagli elettori. Un’altra sonora sconfitta dopo quelle di Lazio e Lombardia per la sinistra e grillini . La raccolta dei disastri e delle sconfitte ormai è piena.
Questa mattina la premier Giorgia Meloni si è recata a Vinitaly a Verona per esprimere la propria vicinanza al comparto: “E’ nostro interesse e dovere sostenere questo mondo e l’impegno del governo è anche al sostegno dei giovani e del ricambio generazionale. Il vino non è solo un fatto economico ma anche un fatto culturale, è un pezzo fondamentale della nostra identità“, ha detto, accanto al presidente della Regione Veneto Luca Zaia. Il presidente del Consiglio si è recato prima di tutto allo stand del ministero dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, dove sono esposti i quadri di Caravaggio e Reni. Il settore vinicolo, ha ricordato la premier, “vale 30 miliardi e conta 870mila addetti” aggiungendo “Siamo i primi produttori al mondo Ci sono famiglie che portano avanti tradizioni importanti ma fondamentale è anche il ricambio generazionale“.
Fedriga: “Contento della mia lista ma anche di Lega e FdI”
“Un risultato oltre ogni aspettativa, sono molto contento ovviamente della lista ‘Fedriga Presidente’, così come sono contento del risultato della Lega, anche quella sopra le aspettative, e pure di Fratelli d’Italia, cresciuta moltissimo rispetto al 2018″. Sono state queste le prime dichiarazioni di Massimiliano Fedriga, riconfermato presidente del Friuli Venezia Giulia. “Il mio primo impegno? Continuare il lavoro fatto fino adesso. Come ho detto in campagna elettorale, non prometto cose mirabolanti, ma – precisa – l’impegno quotidiano per affrontare i problemi e dare una prospettiva a questa Regione come abbiamo cercato di fare in questi cinque anni. Non misure che guardino al breve consenso, ma abbiano un respiro un pò più grande. Ovviamente poi mi auguro di fare sempre le scelte migliori”.
“Sono contento di questa riconferma – ribadisce Fedriga – con numeri che sono molto netti. Ringrazio ovviamente della fiducia. Questa fiducia così ampia da parte dei cittadini di questa Regione mi riempie di responsabilità. L’impegno che prendo è cercare di far del mio meglio per non deludere le aspettative, perchè mi rendo conto della fiducia che mi hanno dato i cittadini”, conclude il governatore appena rieletto.
Fvg: 90% sezioni, Lega primo partito ma perde 16% su 2018
Con 1218 sezioni friulane scrutinate su 1360, la Lega resta primo partito in Friuli Venezia Giulia ma perde il 16% dei voti rispetto alle regionali del 2018. La lista Fedriga cresce del +11%. Fratelli d’ Italia cresce conquistando +12%. Il Pd perde più di un punto. Forza Italia più di cinque punti ed il M5S più di quattro. La Lega ha finora il 18,98%, FdI 18,18%, il Pd 16,69%, la lista Fedriga 17,51%, la lista Moretuzzo ottiene il 6,31% delle preferenze , Forza Italia il 6,68%, lista Azione-Iv-Più Europa 2,76%, M5S appena il 2.46%, Avs 2%, Open Sinistra 1,47%. Nelle precedenti elezioni regionali del 2018 la Lega ebbe il 34,87%, Fratelli d’ Italia il 5,47%, la lista Fedriga il 6,29%, Forza Italia il 12,11%, il Pd 18,11%, la lista Bolzonello (candidato centrosinistra) 4,09%, M5S 7,06%, Open Sinistra Fvg 2,77%.
Gli auguri degli esponenti di centrodestra
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a margine della visita a Vinitaly ha così commentato le elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia: “Direi che Massimiliano ha lavorato molto bene in questi anni. Non ho mai preso in considerazione l’ipotesi di una sconfitta“.
“Un grande abbraccio all’amico e collega Fedriga per la sua riconferma come presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia. Il buon governo di questi anni è stato ripagato con la fiducia della stragrande maggioranza dei cittadini. E adesso avanti così per i prossimi cinque anni. Buon lavoro Max!” scrive su Facebook il collega e compagno di partito Attilio Fontana, anche lui fresco di rielezione alla guida della Lombardia.
“E dopo le vittorie di inizio 2023 in Lombardia e nel Lazio, oggi arriva la terza! Grazie Friuli-Venezia Giulia” esulta Matteo Salvini, segretario della Lega.