La Direzione Distrettuale Antimafia di Bari ha richiesto cinque condanne nei confronti di altrettanti imputati accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, voto di scambio e coercizione elettorale, con pene comprese fra i 20 anni e i 12 anni e 8 mesi di reclusione . I fatti contestati dai magistrati baresi sono relativi alle ultime le elezioni regionali nella primavera 2015 e.
Quattro dei cinque imputati, sono tutti pregiudicati baresi ritenuti affiliati al “clan Di Cosola”, i quali avrebbero bloccato gli elettori per strada invitandoli, con minacce e intimidazioni, inducendoli a votare per Natale Mariella (il quale nonostante tutto ciò non è riuscito ad essere eletto), candidato nella lista dei “Popolarì” a sostegno della candidatura di Michele Emiliano presidente.
Natale Mariella con altre cinque persone è indagato anche in un separato procedimento . Stando alle indagini svolte dalla magistratura barese gli imputati intimidivano agli elettori dicendo loro che avrebbero verificato il voto, così facendo, impedendo “il libero esercizio del diritto di voto – riporta l’imputazione – ed alterando il risultato delle votazioni per la nomina dei rappresentanti del Consiglio regionale della Puglia per l’anno 2015″. E tutto ciò lo avrebbero fatto avvalendosi della forza intimidatrice malavitosa del clan Di Cosola, i quali “oltre che della capacità di controllo del territorio e della possibilità di contare sull’omertà delle vittime e dell’ambiente in genere“.
Nel processo in corso con il rito abbreviato davanti al gup del Tribunale di Bari Alessandra Susca, che continuerà il 27 marzo con le arringhe difensive, i sostituti procuratori della repubblica di Bari Carmelo Rizzo e Federico Perrone Capano hanno richiesto condanne a 20 anni di reclusione nei confronti di Luigi Guglielmi, Alfredo Sibilla, a 12 anni e 8 mesi per Luigi Guglielmi e Alfredo Sibilla, (in continuazione con precedenti condanne per associazione mafiosa), a 18 anni di carcere per Carlo Giurano, accusato quest’ultimo soltanto di associazione mafiosa e non dei reati legati alle elezioni.