I deputati pugliesi del Pd Pelillo, Vico, Ginefra, Capone, Bargero, Grassi, Bordo, Mongiello, Cassano, Massa, Losacco, Mariano e Ventricelli hanno presentato un emendamento al decreto “Mille proroghe” in discussione alla Camera dei Deputati chiedendo che sulla copertura economica dei contratti di solidarietà siano postati 50 milioni per il 2016 per riportare la copertura economica dei contratti di solidarietà ai lavoratori dell’ ILVA in amministrazione straordinaria dal 60 al 70 per cento della retribuzione.
“A tal fine l’ammontare del trattamento di integrazione salariale relativo ai contratti di solidarietà – è scritto nell’emendamento Dem – è aumentato nella misura del 10 per cento della retribuzione persa a seguito della riduzione di orario. Al relativo onere, pari a 50 milioni, si provvede a valere sulle risorse del Fondo sociale per occupazione e formazione“. La necessità di intervenire sull’aumento della copertura economica dei contratti di solidarietà per il personale ILVA è stata evidenziata anche nei lavori del Consiglio comunale di Taranto in corso questa mattina.
Forza Italia ha presentato un ordine del giorno chiedendo “che il Consiglio comunale deliberi formale istanza alla Regione Puglia ed al Governo affinchè – chiede Forza Italia – sia finanziata l’integrazione salariale fino al raggiungimento della misura dell’80 per cento per i lavoratori dello stabilimento di Taranto. Una delibera che, raccogliendo l’appello a fare quadrato lanciato dai lavoratori dall’aula del Consiglio comunale, va approvata con urgenza non solo per coinvolgere tutti i rappresentanti istituzionali del territorio, ma anche per chiamare a raccolta la politica nazionale, trasmettendo l’atto approvato a tutti i capigruppo, alla Camera ed al Senato, dei partiti presenti in Parlamento“.
Nei giorni scorsi i sindacati della Fim-Cisl, Fiom-CGIL e Uilm di Taranto hanno inviato una lettera di richiesta al Governo Renzi, alla Regione Puglia ed ai commissari dell” ILVA ponendo nuovamente la questione , sollecitando anche un intervento affinchè la Regione Puglia attraverso le proprie risorse copra la percentuale mancante del 10 per cento di solidarietà. Ad oggi i numerosi appelli lanciati non hanno però trovato alcun riscontro e per questo motivo spiegano i sindacati, i lavoratori dell’ILVA di Taranto che sono sotto in “contratto di solidarietà”, “rischiano di prendere a febbraio 850 euro al mese” cioè tanto quanto la cassa integrazione.