Con il varo del decreto bollette in particolare contro il caro-bollette di luce e gas, il governo con i provvedimenti approvati oggi mette in campo “8 miliardi, di cui 6 per l’energia e lo facciamo senza ricorrere a scostamenti di bilancio” grazie all’utilizzo dei “margini di crescita e finanza pubblica ottenuti lo scorso anno e descritti anche dal governatore di Bankitalia nel suo intervento più recente“. Lo ha dichiarato il premier Mario Draghi in conferenza stampa dopo il consiglio dei ministri con i ministri dell’Economia Daniele Franco, dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. che ha approvato, oltre al decreto bollette, anche il decreto anti-frodi sul superbonus.
“Estendiamo al secondo trimestre le misure e ampliamo le misure per la riduzione delle bollette per imprese e famiglie messe in campo per il primo trimestre”. E’ stato inoltre previsto un “fondo di 1 miliardo l’anno a sostegno dell’auto e della filiera automobilistica”. “Interveniamo – ha spiegato ancora il presidente Draghi – in maniera strutturale per aumentare la produzione di gas italiano e per velocizzare e semplificare l’installazione di impianti di energia rinnovabile“.
“I provvedimenti approvati oggi sono ponderosi, ricchi, molto ricchi di contenuti e complessi e in fase introduttiva voglio rivolgere un ringraziamento ai ministri qui presenti”, ha affermato il premier riconfermando che “l’obiettivo del governo è quello di rilanciare la crescita, una crescita sostenuta, equa e sostenibile ma bisogna anche affrontare il problema del mercato del lavoro e della precarietà”.
“Sul mercato del lavoro ci sono buone notizie: il numero degli occupati in Italia tra gennaio e dicembre è cresciuto di 650mila unità e il tasso di occupazione è aumentato di 2,2 punti, ritornando al livello di prima della pandemia”. “Però – ha puntualizzato Draghi – ci sono delle criticità a cui ci siamo abituati, ma non dobbiamo abituarci: la maggior parte dei nuovi dipendenti nell’ultimo anno ha firmato un contratto a tempo determinato e solo un quarto ha firmato un contratto permanente. L’obiettivo del governo è rilanciare la crescita, sostenuta, equa e sostenibile. Ma bisogna anche affrontare il problema del mercato lavoro, specialmente per i giovani, e il problema della precarietà“.
Il decreto del Governo rinnova per il secondo trimestre le misure per contenere i rincari di luce e gas per famiglie e imprese, con particolare attenzione alle energivore. Un pacchetto di misure che dovrebbe valere circa 5,8 miliardi. Il provvedimento prevede l’azzeramento degli oneri di sistema sull’elettricità sia per le famiglie che per le Pmi e le imprese più grandi e la riduzione dell’Iva sul gas oltre alla riduzione degli oneri sul gas per 480 milioni. A questi interventi si aggiunge il rafforzamento del bonus sociale per 500 milioni, credito di imposta per le imprese energivore per 700 milioni e per le imprese gasivore per circa 500 milioni.
Tornano anche gli incentivi auto, con un nuovo fondo per la riconversione del settore automotive e gli sconti per l’acquisto di auto elettriche, ibride e poco inquinanti, da 800 milioni nel 2022 e 1 miliardo l’anno a regime, per sette anni.
“Arrivano multe e anche carcerazione per il “tecnico abilitato” che, nelle asseverazioni necessarie per ottenere i bonus edilizi, “espone informazioni false o omette di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento o sulla effettiva realizzazione”, oppure “attesta falsamente la congruità delle spese”. La reclusione va da due a cinque anni e la multa da 50.000 a 100.000 euro. Pena aumentata “se il fatto è commesso per conseguire un ingiusto profitto per sé o per altri“. E’ quanto si legge nella bozza del decreto che introduce “misure urgenti per il contrasto alle frodi in materia edilizia“.