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22 Luglio 2024 10:46
22 Luglio 2024 10:46

Emiliano: “Andai con Decaro dalla sorella del boss per farle capire che le cose erano cambiate”

Dopo le polemiche sollevate dalle parole pronunciate nel corso della manifestazione a Bari, arriva la nota del governatore della Puglia

Dopo le polemiche sollevate dalle parole dal governatore pugliese pronunciate durante la manifestazione di oggi a sostegno del sindaco di Bari Antonio Decaro: “Un giorno – racconta Emiliano come niente fosse – sento bussare alla porta, Decaro entra, bianco come un cencio, e mi dice che era stato a piazza San Pietro e uno gli aveva ha messo una pistola dietro la schiena perché lui stava facendo i sopralluoghi per la Ztl di Bari vecchia (…) Lo presi, in due andammo a casa della sorella di Antonio Capriati, che era il boss di quel quartiere, e andai a dirle che questo ingegnere è assessore mio e deve lavorare perché c’è il pericolo che qui i bambini possano essere investiti dalle macchine. Quindi, se ha bisogno di bere, se ha bisogno di assistenza, te lo affido“. 

Da Gasparri a Dalla Chiesa, scoppia la polemica

“Parole sconcertanti di Emiliano. Se i boss minacciano si va in Procura non a casa loro”. Così su Twitter-X il capogruppo di Fi al Senato Maurizio Gasparri, postando il video dell’intervento di Emiliano con l’anedotto choc. “Scusate, non posso crederci. Ma davvero sono state pronunciate queste parole??? Da Michele Emiliano, un magistrato“, commenta su ‘X‘ Rita Dalla Chiesa, postando il video della manifestazione.

“Per anni abbiamo fatto campagne, chiesto ai cittadini, agli imprenditori e a tutti i minacciati dalla mafia di denunciare per assicurare questi malavitosi alla giustizia e spezzare delle catene che attanagliano il meridione da troppi anni. Oggi scopriamo che abbiamo sempre sbagliato, forse avremmo dovuto chiedere ad Emiliano, che proprio oggi dal palco barese a sostegno di De Caro, ha raccontato in totale tranquillità, come fosse una cosa normale, che quando l’attuale Sindaco di Bari era suo assessore ebbe problemi con la malavita lui lo raccomandò alla moglie di un boss per lasciarlo in pace ed assisterlo in tutto e per tutto. Queste parole non possono passare inosservate, sono molto gravi e voglio credere che Emiliano chiarisca al più presto quali sono i suoi reali rapporti con la malavita e dipani tutti quei dubbi che le sue parole hanno messo nelle nostre menti”. scrive in una nota Ignazio Zullo, senatore di Fratelli d’Italia.

“Gravissime le parole del Presidente della Regione Puglia Emiliano pronunciate oggi a Bari, durante la manifestazione pro Decaro, questa sì strumentalizzata politicamente contro il Governo.Un racconto indecente di quando Decaro, oggetto di minacce, non denunciò alle forze dell’ordine ma si affidò ad un soggetto politico (l’allora sindaco Emiliano) che l’accompagnò a casa della sorella del boss per ricevere protezione. Si indignano verso i dovuti, legittimi e necessari controlli dello Stato, a tutela dei cittadini baresi e non contro il singolo, e trattano con i clan? Siamo preoccupati più di prima e riteniamo che, così come altrove, le istituzioni debbano compiere il loro dovere, soprattutto se qualcuno ha avuto delle sviste, preoccupandosi più dei palchi che dell’accertamento della verità“. Così in una nota i parlamentari pugliesi di Fratelli d’Italia.

In serata una nota del governatore della Puglia sul caso:

Leggo agenzie nelle quali si fraintende una frase che ventimila persone presenti oggi in piazza hanno perfettamente compreso” – afferma il presidente della Regione . Ho raccontato un fatto realmente avvenuto quando chiudemmo al traffico Bari Vecchia. E di fronte ad un episodio nel quale avevano invitato il mio assessore ad andarsene dai luoghi dove stava lavorando, andai di persona dalla sorella incensurata del boss Antonio Capriati, che avevo arrestato e fatto rinviare a giudizio e poi condannare per omicidio, per farle capire che le cose erano cambiate, quegli atteggiamenti non erano più tollerati, che potevano rivolgersi all’assessore solo con modi civili ed educati (e qui l’iperbole ‘te lo affido se ha bisogno di bere, di assistenza’) visto che si trovava lì per svolgere il suo lavoro”, precisa il governatore.

“Quando dopo pochi mesi confiscammo come Comune di Bari le case della famiglia Capriati site lì vicino, nessuno si oppose e adesso quelle case sono centri sociali importanti e mai nessuno li ha più infastiditi. Questi i fatti. Questa la mia condotta, che ripeterei – dice Emiliano -. Perché Decaro potè finire tranquillamente il suo lavoro di assessore al traffico creando la ZTL a Bari vecchia e perché abbiamo realizzato un enorme lavoro per liberare Piazza San Pietro. Agii come avrebbe agito un Carabiniere di fronte ad un fatto non perfettamente definito che andava stroncato con la autorevolezza della figura del sindaco che senza strepiti risolse ogni problema e mise tranquilli coloro che avevano creato problemi”, conclude il presidente della Regione Puglia.

© CDG1947MEDIAGROUP – RIPRODUZIONE RISERVATA |

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