Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, incontrando i sindacati della scuola oggi a Bari per verificare l’impatto dei trasferimenti al Nord degli insegnanti residenti al Sud ha dichiarato “Ho preso contatti con alcuni Presidenti di regione per costruire con il governo nazionale un’idea di gestione di alcuni costi che subiranno gli insegnanti che dovranno trasferirsi, come, ad esempio, i trasporti ed affitti agevolati per gli alloggi nei luoghi dove i professori andranno a lavorare, penso a convenzioni con treni e aerei per raggiungere casa”. Aggiungendo : “Il numero dei docenti pugliesi che dovrà cambiare regione non sarà inferiore alle 2mila unità, un numero considerevole. Mi sono così posto il problema pratico e umile, senza intenzioni polemiche o di altra natura, di come tentare lealmente di consentire al mondo della scuola di affrontare questo cambiamento che nel bene o nel male è epocale, sostenendolo per una ragione semplicissima: è il mondo nel quale dobbiamo costruire il futuro del Paese?“
“La Puglia – sottolinea Emiliano – è pronta a partecipare economicamente a un discorso di questo tipo e a creare un modello da esportare anche nelle altre regioni, un modello che possa aiutare il governo in questo processo di cambiamento“.
Emiliano tra gli altri strumenti, oltre a delle ipotesi di contributi per affitti e spese di viaggio, ha proposto anche un osservatorio congiunto, un tavolo permanente quinquennale fra sindacato e amministrazione sulla scuola, anche una delibera di indirizzo generale, da sottoporre anche al consiglio e alla giunta regionale. “Affrontiamo il problema e cerchiamo di gestirlo in modo tale da collaborare all’eventuale successo della legge, a prescindere dl giudizio che abbiamo sulla stessa”
“Io penso – ha aggiunto Emiliano – sia doveroso, fa parte dello spirito di leale collaborazione, fa parte dell’atteggiamento culturale del sindacato italiano nelle sue componenti. Mi auguro che questo atteggiamento della Regione Puglia venga percepito per quello che è, cioè un desiderio di fare in modo che questa legge, nei limiti in cui la legge stessa lo consenta, abbia il migliore successo possibile e che possa avere il minore impatto negativo possibile sul personale della scuola e sul sistema nel suo complesso. Ciò non toglie che quello che ho detto nei mesi scorsi sulla Buona Scuola continuo a pensarlo, sono pronto a cambiare idea se nel corso di quest’anno si dovesse dimostrare che le nostre ipotesi negative erano infondate”.
“Quanto al sindacato – ha concluso Emiliano – in queste prime settimane di lavoro della mia amministrazione è stato prezioso nel rapporto dialettico con l’amministrazione. Se agevola il potenziamento della pubblica amministrazione si può lavorare insieme, mentre sa bene che se dovesse farmi qualche scherzo, tipo un’assemblea sindacale durante la Fiera della Fiera del Levante, non andremmo più d’accordo”.