di Marco Ginanneschi
La Puglia sarà la regione più ‘smart’ al mondo con il nuovo progetto Pon (Puglia Active Network) di Enel Distribuzione. Il sistema innovativo e tecnologicamente avanzato, basato su una rete di 8.000 cabine elettriche ‘intelligenti’, è stato presentato nei giorni scorsi a Bari, alla presenza di Gianluigi Fioriti, amministratore delegato di Enel Distribuzione, Donata Susca, responsabile Enel Network Development, Global Infrastructure & Networks , e Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia.
Il progetto, del valore di 170 milioni di euro e cofinanziato da Unione Europea e Ministero dell’Ambiente per 85 milioni, prevede interventi su 8.000 cabine di trasformazione dell’energia elettrica in tutto il territorio regionale per favorire l’utilizzo e lo sviluppo delle fonti rinnovabili, vento e sole. La rete così ammodernata dovrà consentire non soltanto più efficienza energetica, ma anche uno scambio di informazioni e dati per conoscere in tempo reale l’andamento dei consumi, e ridurre scompensi e dispersioni.
Notevole sarà, poi secondo il progetto, l’impatto ambientale finalizzato alla progressiva riduzione delle emissioni di anidride carbonica. E’ prevista, inoltre, l’installazione di 150 nuovi punti di ricarica per i veicoli elettrici, con l’obiettivo di incentivare la mobilità sostenibile. Non va, infine, dimenticata la ricaduta occupazionale che ci sarà sul territorio, con 50 cantieri al giorno attivi e l’impiego di circa 200 unità di forza lavoro.
“Una visione strategica del futuro e del Paese – ha detto il presidente Emiliano – che conferma il primato della nostra regione nella produzione di energia da fonti rinnovabili“. “La scelta della Puglia per lo sviluppo di questo progetto è stata naturale – ha dichiarato Fioriti – per la grande attenzione che da sempre questa regione dimostra nell’adozione di politiche di sviluppo delle città intelligenti del futuro, dell’efficienza energetica, della mobilità elettrica, del turismo sostenibile, della produzione da fonti rinnovabili“.
“Il nostro obiettivo – ha detto Susca – è non soltanto portare energia e innovazione, ma è anche etico: una sfida sociale di elettrificazione delle aree rurali non ancora interconnesse, coniugando tecnologia e sostenibilità“.