di REDAZIONE ECONOMIA
Eni Rewind, società ambientale di Eni e centro di eccellenza nel risanamento e nella valorizzazione delle risorse naturali in ottica circolare, amplia il perimetro delle proprie attività al di fuori del gruppo con il mandato ricevuto da ArcelorMittal Italia per l’assistenza nella progettazione degli interventi di bonifica dell’area ex Ilva a Taranto.
ArcelorMittal Italia intende avvalersi delle competenze e dell’esperienza della società di Eni per la progettazione di ulteriori interventi ambientali nelle aree del sito. Il contratto contempla anche l’assistenza specialistica nell’iter autorizzativo finalizzato all’approvazione da parte degli enti preposti del progetto di messa in sicurezza operativa dello stabilimento ArcelorMittal Italia a Taranto.
Nell’ambito delle indagini ambientali, già avviate da ArcelorMittal, sono previste ulteriori caratterizzazioni dei suoli, sui quali si estendono gli impianti, attraverso modelli concettuali 3D e idrogeologici. L’obiettivo è quello di raccogliere ulteriori informazioni per l’aggiornamento delle messe in sicurezza già attive e per la progettazione della messa in sicurezza operativa dell’area, minimizzando gli impatti sull’operatività del siderurgico.
Eni Rewind (acronimo di REmediation and Waste INto Development) con la progressiva crescita del proprio ruolo da global contractor di Eni per le attività ambientali a società operante su incarico di società terze, intende valorizzare sul mercato le competenze maturate e le tecnologie validate attraverso la realizzazione di progetti complessi e diversificati, sia in Italia che all’estero, in linea con la mission di sviluppo sostenibile dei territori.
Chissà se Arcelor Mittal Italia farà tribolare per i pagamenti anche Eni come accaduto con le imprese locali dell’indotto…..