Acciaierie d’Italia ha comunicato la proroga della cassa integrazione straordinaria inserendo una sdraio e un sole nel logo della comunicazione presente all’interno del portale con cui l’azienda comunica con i dipendenti . Con un chiaro riferimento che si tratti di una vacanza “pagata” durante la quale i dipendenti dell’ex Ilva percepiscono circa il 60% del loro stipendio. Un affronto vergognoso, secondo Rocco Palombella segretario generale della Uilm, che ha deciso di scrivere una lettera al governo e al socio statale dell’ex Ilva sottolineando che la vicenda “non ha precedenti nella storia sindacale, non solo italiana” e che è “ancora più grave” tenendo conto del “presunto ruolo” dei sindacati e la “presenza dello Stato nel capitale sociale”.
Il segretario generale Rocco Palombella da noi contattato telefonicamente commenta l’accaduto come un fatto “offensivo e irrispettoso nei confronti dei lavoratori e delle proprie famiglie, che da oltre dieci anni rivendicano il diritto al lavoro e a uno stipendio dignitoso, oltre al diritto alla salute e alla sicurezza”.
Palombella spiega nella lettera trasmessa alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ai ministri Marina Elvira Calderone (Lavoro) Giancarlo Giorgetti (Economia e finanze), Adolfo Urso (Made in Italy) , nonché a Bernardo Mattarella, amministratore delegato di Invitalia , società utilizzata dal Mef (ministero Economia e finanze) per rientrare nell’ex Ilva, aggiungendo di aver “fatto fatica a credere all’immagine che accompagnava la comunicazione” scrivendo: “Da tempo la Uilm si batte per interrompere una situazione insostenibile che dura ormai da oltre dieci anni, che vede come vittime principali i lavoratori e i cittadini, in modo particolare quelli di Taranto. Da due anni anche lo Stato è diventato complice di questa situazione, dopo l’ingresso nel capitale sociale di Acciaierie d’Italia attraverso Invitalia”.
lettera-UILM_ILVAIl segretario generale della UILM ha chiesto un incontro al ministro Urso “nel più breve tempo possibile” . La Uilm ricorda come l’azienda (ex Arcelor Mittal Italia, ora Acciaierie d’ Italia) faccia ricorso dal 2019 alla cassa integrazione per migliaia di lavoratori “senza una giustificazione valida” in quanto “l’alibi dei limiti produttivi a 6 milioni di tonnellate annue stabiliti dalla magistratura, non sussiste poiché lo stabilimento ionico (sotto la gestione Arcelor-Morselli n.d.r.) non è mai riuscito a raggiungerli”, propducendo poco più di tre milioni di tonnellate nel 2022 . E come lo scorso anno la cassa integrazione sia stata richiesta per riorganizzazione aziendale “senza alcun piano industriale” e “senza una programmazione degli investimenti necessari”, e nonostante il rifiuto delle condizioni da parte dei sindacati il ministero del Lavoro “concesse la cassa integrazione straordinaria per un anno”.
Attualmente uno dei tre altoforni risulta spento, e quindi inattivo, mentre le previsioni aziendali ipotizzano una produzione che non supererà i 4 milioni di tonnellate. “Ovviamente le perdite economiche sono certificate” avvisa Palombella “poiché l’equilibrio finanziario è previsto solo a partire dai sei milioni di tonnellate“, che evidenzia come la proroga della cassa integrazione straordinaria sia stata sottoscritta con il ministero del Lavoro lo scorso 29 marzo, per 3mila lavoratori “senza i presupposti previsti dalla legge” , l’accusa il segretario generale dei metalmeccanici Uil, che “si è fatto promotore di una trattativa inconcepibile”, in cui “ha artatamente creato la maggioranza che ha sottoscritto l’accordo, comprendendo organizzazioni sindacali che non hanno alcuna rappresentanza aziendale”.
Palombella conclude criticando le modalità di invio della comunicazione ricordando che arriva da parte di un’azienda che ha nel suo azionariato un socio statale , e alla quale lo Stato a gennaio ha erogato un finanziamento di 680 milioni di euro all’azienda guidata da Lucia Morselli, che è espressione esclusivamente del socio privato ArcelorMittal: “La Uilm continuerà a denunciare in ogni sede e con tutti gli strumenti a disposizione questa situazione di inaudita gravità e sollecita tutte le istituzioni a intervenire e prendere i necessari provvedimenti”.