di ANTONELLO de GENNARO
Ancora una volta è il CORRIERE DEL GIORNO a fare chiarezza e portare trasparenza sugli accordi intervenuti fra il Governo guidato da Giuseppe Conte, attraverso il Ministero dello Sviluppo Economico ed ILVA in amministrazione straordinaria, ed Arcelor Mittal Italia, siglando le 246 pagine dell’addendum al contratto di affitto degli stabilimenti siderurgici e società ex-Ilva, firmato lo scorso 4 marzo 2020, che secondo i soliti giornalisti poco pratici di vero giornalismo investigativo, e sopratutto delle norme del Codice Civile, sarebbe stato “secretato” dal Governo. Atto che nessun Ministero avrebbe potuto fare, neanche eventualmente volendo !
Permetteteci di ricordare ai lettori che era stato sempre il CORRIERE DEL GIORNO l’unico organo di informazione, a pubblicare lo scorso 7 maggio 2018 il primo contratto di cessione del Gruppo ILVA al Gruppo ARCELOR MITTAL dalla prima all’ultima parola.
Ieri la Gazzetta del Mezzogiorno, che a seguito del suo fallimento dichiarato dal Tribunale di Bari esce in esercizio provvisorio, raccontava nella sua edizione di Taranto che “L’accordo tra ArcelorMittal e Ilva in As continua a restare segreto, tanto che da un lato il Comune di Taranto si vede addirittura costretto a dare mandato all’avvocato Francesco Saverio Marini per impugnare al Tar del Lazio il diniego di accesso all’atto oppostogli il 28 maggio scorso dal Ministero per lo Sviluppo Economico, ritenendo l’accordo «coperto da clausola di stretta confidenzialità, recante informazioni di carattere industriale e commerciale e riguardante, peraltro una fase ancora in itinere di trattative negoziali“.
Come sempre a Taranto gli incapaci presunti “geni”… della politica locale, dopo aver dispensato mancette e mazzette pubblicitarie alla stampa locale ed in particolar modo ad una società (capitale sociale 500 euro…!!!) partecipata al 50% da Mimmo Mazza capo servizio di Taranto (pro tempore ormai…) della Gazzetta del Mezzogiorno, fanno da tempo felici gli avvocati baresi e romani a cui si rivolgono inutilmente per i loro ricorsi al Tar ( tanto paga il contribuente !) , per cercare di ottenere dei documenti per i quali basterebbe rivolgersi ad un avvocato serio e competente e sopratutto buon conoscitore sulle norme di Legge, e quindi consapevole dell’obbligo previsto dall’art. 2556 cc, per poterlo ottenere più facilmente e peraltro senza dover ricorrere al Tar !
Il testo integrale dell’ addedum contrattuale fra Arcelor Mittal ed ILVA in A.S.
Addendum-Ilva-CompletoAncora più grave la tesi del MISE, ministero gestito nei due governi Conte prima dal Luigi Di Maio e poi Stefano Patuanelli entrambi esponenti del Movimento 5 Stelle, cioè quel movimento di incompetenti allo sbaraglio, che voleva aprire il Parlamento e la politica italiana come una scatoletta di tonno, e che invece dopo aver concesso ad Arcelor Mittal di trovare una scusa per abbandonare la questione ILVA, si è opposto all’istanza di accesso accesso agli atti presentato dal Comune di Taranto, cioè da quella stessa amministrazione comunale che nasconde tutte le sue malefatte rifiutando al nostro giornale l’accesso ai propri atti pubblici .
Siamo quindi di nuovo alla farsa, o meglio al festival degli incompetenti: il contratto è pubblico giacché il Notaio rogante Andrea De Coste dello studio Marchetti lo ha depositato per l’iscrizione al registro delle imprese di Milano già dal 6 marzo u.s., in adempimento dell’obbligo previsto dall’art. 2556 cc. e quindi tutti questi “scienziati”… del nulla, sindacati compresi, ed i loro relativi inutili incapaci ed incompetenti consulenti legali, avrebbero potuto semplicemente richiederne una copia al pubblico Registro dell’Imprese come abbiamo fatto noi, ottenendolo online, previo il pagamento di qualche decina di euro !
La determina di spesa legale (inutile) del Comune di Taranto per l’accesso agli atti al Mise per l’ addendum contrattuale fra Arcelor Mittal ed ILVA in A.S.
Determina-Marini_ILVAE come sempre a fare trasparenza e vero “giornalismo” libero ed indipendente sulla questione ILVA è il CORRIERE DEL GIORNO unico giornale che non ha mai preso ed incassato un solo centesimo di euro di pubblicità da Arcelor Mittal, e da ILVA ! Che vi piaccia o no, questo si chiama “giornalismo”. Le veline, e “markette” le lasciamo volentieri agli altri. Altrimenti come lo portano il pane a casa…?
P.S. Per tutti giornali e giornalisti che saranno a costretti a trovare le notizie dal nostro giornale, ci auguriamo che abbiano almeno la correttezza, deontologia ed onesta morale e professionale, di citare la fonte. e cioè il CORRIERE DEL GIORNO (come a suo tempo fece correttamente solo il SOLE24ORE da Milano ). Altrimenti qualcuno resterà solo un “fotocopiatore”. Ed i lettori alla fine sanno riconoscere chi sono i veri giornalisti…