Dopo il coinvolgimento nell’ “inchiesta ILVA Ambiente Svenduto“, ancora una volta le stanze della curia tarantina sono (è proprio il caso di dirlo) sono diventate “bollenti”, a seguito di un esposto, ricevuto dal Tribunale Ecclesiastico Regionale della Puglia, che rivela delle attività omosessuali di alcuni sacerdoti.
Baldon ha raccolto molti documenti video, foto e conversazioni in chat consegnandole al Tribunale Ecclesiastico. Una documentazione, che da come abbiamo potuto verificare con i nostri occhi, è veramente imbarazzante e mette in luce una continua attività sessuale del parroco dietro le quinte della sacrestia. Promesse di orge, di rapporti sessuali in cambio di un lavoro, proposte di viaggi ed ospitalità a Taranto, a Roma, scambio di foto a luci “rosse” e persino lo scambio di indirizzi di altri preti “omosessuali” con cui avrebbe potuto incontrarsi.
Tutto ciò, secondo l’ esposto, il cui contenuto evitiamo di trascrivere per pubblica decenza e rispetto nella Chiesa, è documentato dagli screenshot delle molteplici conversazioni avvenute su Facebook ed a mezzo webcam su Skype usando degli account che il parocco ha chiuso immediatamente. Ma Baldon aveva registrato tutto sugli incontri sessuali avvenuti (anche in webcam) con il parroco.
“In merito ai fatti apparsi sulla stampa circa un parroco dell’arcidiocesi di Taranto, ovvero della sua condotta moralmente riprovevole e assolutamente non compatibile con il ministero presbiterale, questa Curia Metropolitana rende noto quanto segue.
Il sacerdote interessato, che non appartiene al clero di Taranto, bensì ad un ordine religioso, è stato rimosso da monsignor Filippo Santoro dalla cura parrocchiale, non appena lo stesso arcivescovo insieme ad alcuni curiali, ha appurato l’attendibilità dei fatti: già dalla settimana scorsa il religioso non è più a Taranto. Comunque sia, nella documentazione acquisita dal tribunale ecclesiastico al momento non c’è traccia alcuna del coinvolgimento in diocesi di altri sacerdoti.
Sebbene i giorni trascorsi siano stati particolarmente impegnativi e gli uffici di Curia chiusi per le festività pasquali, ugualmente, proprio per amore al popolo santo di Dio, l’intervento è stato immediato. Ora il parroco non si trova più nel capoluogo ionico e l’ordine religioso è stato interpellato ed esprimerà il nome di un nuovo parroco entro mercoledì prossimo.
Inutile dire che i sentimenti dell’arcivescovo e della Curia sono quelli del rammarico e dello sconcerto, specie perché questa notizia arriva in giorni in cui la Chiesa di Taranto è stata attraversata da momenti indimenticabili dal punto di vista della fede, proprio per la ricchezza e la devozione del Triduo Santo.
Migliaia di persone hanno avuto la possibilità non solo di ammirare i Riti ma anche di accostarsi al confessionale di tanti sacerdoti tarantini che nel silenzio e nell’entusiasmo apostolico testimoniano ogni giorno, senza clamore, il volto bello del Cristo buon Pastore”.
Un comunicato questo, che ci ricorda tanto le dichiarazioni dei partiti, quando qualcuno viene beccato con le tangenti in mano. 1a regola ? Scaricarlo…..