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22 Novembre 2024 09:53

Esplosione all’ILVA, per il corto circuito di una macchina per il caffè. Feriti 4 operai, ma l’azienda non ha alcuna responsabilità

AGGIORNAMENTO. Le controverse dichiarazioni

CdG Ilva tuta & cascoUn nuovo incidente questa notte all’ ILVA di Taranto, che ha coinvolto quattro operai che erano al lavoro, i quali sono rimasti gravemente feriti. Intorno alle 22.20 si è verificata un’esplosione in una palazzina nella disponibilità dei dipendenti, che dai primi accertamenti sembrerebbe essersi verificato per un guasto, probabilmente un corto circuito, che ha fatto esplodere una macchinetta da caffé sistemata, accesa, all’interno di un armadietto. La scintilla avrebbe poi coinvolto alcune bombolette spray che hanno accentuato l’esplosione.

Negli spogliatoi si trovavano cinque lavoratori, quattro dei quali sono rimasti investiti dalla pioggia di fuoco e di oggetti, soccorsi, sono  stati subito trasportati all’ospedale Santissima Annunziata. Due due di loro hanno riportato ustioni di secondo grado mentre altri due invece hanno subito dei traumi perché colpiti dal materiale esploso. Sul luogo dell’esplosione sono intervenuti la Polizia di Stato ed i  Vigili del Fuoco . L’esplosione ed il conseguente incendio non ha coinvolto fortunatamente gli impianti di produzione.

L’ILVA ha reso noto  che due lavoratori hanno riportato ustioni giudicate guaribili in 20 giorni, mentre ad altri due operai sono stati riscontrati traumi vari con prognosi di 21 e cinque giorni. Nell’area dell’esplosione era presente anche un quinto operaio, che non ha riportato alcuna ferita e conseguenza.

Sulle cause e le eventuali responsabilità indagano la Polizia di Stato e funzionari dello Spesal, il Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’ ASL Taranto. L’area del reparto Vetreria del Piazzale mezzi (Pzl) dello stabilimento, interessata all’esplosione è stata sequestrata dall’ Autorità Giudiziaria.

Nella  mattinata di ieri, presso l’impianto di desolforazione del reparto sottoprodotti dell’ ILVA, vi era stato il ferimento di un operaio, che secondo voci poco attendibili e quindi inaffidabili sarebbe stato determinato dalla probabile rottura di un tubo nell’impianto di desolforazione che avrebbe provocato la fuoriuscita di soda caustica provocando un forte bruciore agli occhi e alla labbra di un operaio visitato in infermeria. In realtà fonti aziendali dell’ ILVA precisano che “non vi e’ stata alcuna rottura di tubazione nello stabilimento di Taranto, ma che in realtà è stata scoperta una micro perdita di dimensioni estremamente ridotte da non poter causare fuoriuscita di soda caustica ed eventuali danni dovuti al contatto con la sostanza, che è peraltro inodore e incolore“. Dai primi accertamenti l’operaio, contrariamente a quanto previsto dalle misure di sicurezza non indossava le dotazioni di sicurezza. L’impianto nel frattempo, e’ stato provvisoriamente fermato per  riparare la microperdita.

AGGIORNAMENTO. Per capire chi sono gli operai che lavorano l’ ILVA vi segnaliamo le dichiarazioni dell’operaio finito in infermeria per un forte bruciore agli occhi, che abbiamo letto su un sito tarantino.

CdG pinocchio-giornaleQueste le immediate dichiarazioni dell’operaio, subito dopo l’incidente: “Montando sul reparto alle ore 7.00, ho, improvvisamente, avvertito un forte bruciore agli occhi e alle labbra e, così, ho iniziato a correre nel lato opposto della direzione dove mi dirigevo in quanto seriamente preoccupato che potesse succedermi qualcosa di grave. Dopo essere stato prontamente soccorso in infermeria, ove mi è stata diagnosticata l’irritazione agli occhi e mi è stato comunicato l’accertamento dei fatti da parte del Sil; l’impianto desolforazione del reparto sottoprodotti è stato momentaneamente fermato, in quanto c’era l’ennesima rottura di una tubazione che faceva zampillare soda caustica. Detto questo, mi sembrava doveroso ringraziare i nostri politici che ci fanno lavorare in queste condizioni pietose con le chiacchiere dei decreti”.

Permetteteci qualche  riflessione. Ma se vi è stata come è racconta l’operaio “l’ennesima rottura di una tubazione che faceva zampillare soda caustica” perchè non ha avvertito i suoi responsabili alla sicurezza, i sindacati ed ha continuato a lavorare senza capire che rischio correva ? Questa versione fa acqua da tutte le parti. Infatti l’operaio come racconta nella sua versione di parte (che teme provvedimenti disciplinari) dichiara di essere corso dall’altra parte. Allora, legittimo chiedersi:  come ha fatto a vedere ed accertare le cause dell’incidente ?

Come al solito sono arrivate le dichiarazioni dei soliti grillini parlanti, che cercano di fare proseliti all’interno della fabbrica tarantina. Alcuni parlamentari del M5S  avrebbero dichiarato: “Questa è la verità, al di là di tutte le retoriche e le bugie del governo, decreto dopo decreto, la situazione peggiora sempre, così come le condizioni di lavoro all’interno dello stabilimento. Con l’aggravante che non tutte le immunità imposte per decreto ai commissari sarà sempre più difficile individuare il responsabile”. E chi la stabilisce la verità ? Lorop dal Parlamento o dal blog di grillo ? O quell’attivista grillino, operaio ILVA che sogna di sedere l’anno prossimo in Consiglio Comunale ? A noi tutto ciò sembra solo “sciacallaggio” politico !

L’operato non contento…continua “L’Ilva mi accusa di non indossare gli indumenti DPI, senza alcun criterio. Il sottoscritto, inoltre, in 16 anni non ha un solo rapporto disciplinare che attesti la mia noncuranza nell’indossare DPI, senza considerare il fatto che nessun lavoratore lo faccia e, dunque, l’azienda dovrebbe fare rapporto a circa 11200 dipendenti” . Quindi secondo questa teoria, se uno per lavoro va in giro in moto senza casco e si fa male, può giustificarsi dicendo :”ma io sono anni che giro senza casco e non mi è mai successo nulla, i vigili urbani a Taranto non mi hanno mai multato ! Allora dovrebbero multare decine di migliaia di persone che non usano il casco ” . Classico comportamento tarantino ! Ma evidentemente quest’operaio ha le idee un pò confuse…..

Sulle altre dichiarazioni stendiamo un velo pietoso. Fare giornalismo, significa accertare i fatti, non dare solo una versione……

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